Tirocini: Lazio Innova cerca per sviluppo di database

TIROCINIO PER LO SVILUPPO DI UN DATABASE

Il tirocinio, rivolto in particolare a frequentanti corsi di laurea in Ingegneria Gestionale e Informatica, Ingegneria di internet e informatica, ha l’obiettivo di far acquisire allo stagista conoscenze in merito all’individuazione di un modello relazionale partendo da informazioni non strutturate e competenze nell’ambito del data management e dell’analisi dei dati. 

Il Tirocinio permetterà di collaborare all’analisi delle principali dinamiche di digitalizzazione nelle PMI e nella PA regionale, con particolare riferimento al processo di adozione di data driven decisions.

Il Tirocinio si propone di far svolgere al tirocinante un’esperienza professionale nell’attività di analisi ed elaborazione di una base di dati orientata alla realizzazione di un DBMS a supporto del processo di riorganizzazione del settore IT aziendale.

Rivolto a: laureandi nei corsi delle Facoltà di Ingegneria Gestionale e Informatica; Ingegneria di internet e informatica;

Durata tirocinio: 6 mesi, con decorrenza prevista da metà dicembre 2020.

Rimborso Spese: € 500,00

Sede Tirocinio: Roma, Via Marco Aurelio 26/A

Impegno: dal lunedì al venerdì, intera giornata. Lo svolgimento del tirocinio curriculare avverrà alternando modalità in Smart Working e presenza in sede.

Gli interessati potranno inviare il proprio curriculum vitae ai seguenti indirizzi mail: g.antonetti@lazioinnova.it; i.izzo@lazioinnova.it

ACI Informatica: 2 borse di studio per matricole a.a. 2020/2021 in Ingegneria Informatica

 riceviamo e volentieri pubblichiamo

 

 

 

Borse di studio in memoria di Chiara Calleri

 

ACI Informatica, per onorare la memoria di Chiara Calleri, figlia di un dipendente ACI Informatica, prematuramente scomparsa all’età di 7 anni, istituisce annualmente 2 borse di studio dell’importo di € 2.000,00 lordi ciascuna.

ACI Informatica intende agevolare gli studenti diplomati nella regione Lazio, capaci, meritevoli e privi di mezzi, che si sono iscritti all’anno accademico 2020/2021 al 1° anno del Corso di Laurea in Ingegneria Informatica.

Requisiti di ammissibilità

Possono presentare domanda di partecipazione gli studenti che, in possesso di diploma di scuola secondaria di secondo grado di durata quinquennale, con una votazione pari almeno a 90/100, risultano regolarmente iscritti al primo anno (anno accademico 2020/2021) del Corso di Laurea in Ingegneria Informatica presso una delle seguenti Università di Roma: La Sapienza, Tor Vergata, Roma Tre.

Modalità di partecipazione

 Le domande di partecipazione dovranno pervenire corredate dalla seguente documentazione, pena l’esclusione:

  • Certificazione dell’ISEE 2019;
  • Fotocopia della ricevuta attestante il pagamento della prima rata universitaria;
  • Fotocopia di un documento di identità in corso di validità e codice fiscale;
  • Curriculum vitae;
  • Certificazione relativa al voto del diploma pari almeno a 90/100 della scuola secondaria di secondo grado di durata quinquennale.

Le domande dovranno pervenire entro il 31/12/2020 al seguente indirizzo: aci_informatica@pec.informatica.aci.it (rif. Borsa di Studio Chiara Calleri).

Commissione/Requisiti per l’attribuzione delle Borse di Studio

Il beneficio sarà erogato ai vincitori in un’unica soluzione, nel corso di apposito incontro presso la sede legale della Società.

I benefici sono, inoltre, attribuiti sulla base di un’unica graduatoria, ordinata sulla base dei seguenti criteri:

  • Voto di diploma
  • ISEE crescente.

In caso di parità precede lo studente anagraficamente più giovane.

La Commissione giudicatrice è composta dal Direttore Generale, Direttore del Personale e Organizzazione e un Direttore di struttura tecnica di ACI Informatica designato di anno in anno.

Il giudizio della Commissione Esaminatrice è insindacabile.

Tutte le comunicazioni ufficiali saranno notificate ai candidati tramite e-mail all’indirizzo riportato nel C.V.

Non verranno prese in considerazione domande incomplete perché mancanti di documentazione richiesta o di parte di essa, le domande presentate oltre i termini previsti o inviate con modalità diverse da quella indicata.

Contatti: Dott.ssa Chiara Ballarini  Telefono 0652999719

Ai sensi del D. Lgs 196/2003 i dati dei candidati saranno trattati da ACI Informatica, anche con strumenti informatici, per le sole finalità connesse alla definizione delle procedure relative al premio di Laurea.

 

 

 

 

Il robot DILO made in “Tor Vergata” vince il Virtual Reality Contest di Regione Lazio, Lazio Innova, Comau e FMD

Il robot DILO

Sono studenti al quarto anno di Ingeneria informatica indirizzo Automazione e robotica del nostro ateneo, Luca Di Lorenzo e Lorenzo Tomassi, e lo scorso 6 ottobre hanno vinto con il loro robot DILO il Virtual Reality Contest, sfida dedicata alle scienze della vita del progetto Scouting the Future, promossa da Regione Lazio e organizzata da Lazio Innova e Fondazione Mondo Digitale, in collaborazione con Comau, azienda leader nel settore robotica in Italia.

DILO – si legge nella presentazione del progetto – è in grado di eseguire operazioni di assistenza remota in ambiente ospedaliero e urbano. Il personale adibito al suo controllo remoto sarà in grado di supervisionare i pazienti e di comunicare con i medici, grazie ad apposita applicazione. Il robot, oltre a fornire uno streaming video-sonoro dell’ambiente circostante al personale che lo pilota, sarà dotato di sistemi per il riconoscimento di situazioni di pericolo, sistemi per il monitoraggio della temperatura corporea e analisi della qualità dell’aria e possibilmente anche di sistemi per la disinfezione tramite raggi UV ed ozono di specifiche superfici (pavimenti, maniglie, etc..).
“È stata una bellissima esperienza – hanno commentato i vincitori, che grazie all’interessamento del prof. Daniele Carnevale avevano partecipato anche alla RomeCup 2018 – grazie allo staff di Fondazione Mondo Digitale che ci ha seguito per tutta la durata del contest ci siamo sentiti a nostro agio (presentando) la nostra idea a istituzioni così importanti e alla Comau”.

I ragazzi hanno portato a termine un lavoro di squadra, ma ovviamente a distanza: “Abbiamo lavorato esclusivamente a distanza date le misure anti-covid, il che si è rivelato abbastanza impegnativo, ma siamo riusciti comunque a realizzare il progetto. Con i sistemi di stampa 3D è possibile scambiare file di stampa da una parte all’altra del mondo tramite Internet e abbiamo sfruttato questa metodologia”.

Durante la presentazione ufficiale, ai 12 team sfidanti sono state poste domande dalla giuria: “La premiazione è avvenuta ovviamente in modalità telematica ed erano presenti diversi esponenti del mondo dell’innovazione e della robotica, che ci hanno ascoltato e posto delle domande molto stimolanti. Ad esempio ci è stato chiesto come DILO aiuta l’operatore a controllare il movimento in ambiente stretti e abbiamo risposto che, grazie alla navigazione assistita, mentre l’operatore lo comanda da remoto (guardando dalla camera principale), lui riesce a rilevare gli oggetti e le persone intorno a lui, grazie a dei sensori di prossimità e alla camera termica”.

“Non è stato facile realizzare DILO – hanno concluso i giovani ingegneri di “Tor Vergata” – ma la nostra passione per la robotica ci spinge a migliorarci sempre e abbiamo tanta voglia di imparare. Abbiamo realizzato DILO pensando alle esigenze dello staff medico e dei pazienti all’interno degli ambienti ospedalieri. Motivo per chi abbiamo dotato il robot di termometro ad infrarossi per la rilevazione della temperatura corporea, di un sistema di analisi della qualità dell’aria, di un sistema di disinfezione con raggi UV e di un sistema di riconoscimento vocale utile per richieste di aiuto o comandi generali. Il progetto è stato realizzato in maniera modulare così da poterlo migliorare o modificare nel tempo”.
E alla vittoria così hanno reagito: ” È stato un momento molto emozionante, siamo molto felici di aver vinto e prendiamo questo contest come un punto di partenza per realizzare progetti ancora più complessi”. In bocca al lupo!

 

Training “Seeds For The Future” by Huawei

Entro il 5 ottobre si può aderire, compilando il modulo di iscrizione on line, a Seeds For The Future, il programma di training di Huawei dedicato a studenti brillanti con un percorso focalizzato su tecnologia e innovazione. Tra gli argomenti trattati, 5G, AI and Machine Learning, Cloud Computing, IoT e tanti altri.

Il bando di concorso per la partecipazione al progetto Seeds for the Future 2020 è rivolto agli studenti che rispondono ai seguenti requisiti:

  • Cittadinanza italiana o di uno degli Stati membri dell’Unione Europea;
  • Appartenenza a una facoltà italiana di Ingegneria delle Telecomunicazioni, Ingegneria Informatica, Ingegneria Elettronica o Ingegneria Matematica;
  • Iscrizione al 3° anno di laurea triennale o a laurea specialistica;
  • Media degli esami universitari non inferiore al 26;
  • Ottima conoscenza certificata della lingua inglese, livello minimo B2;
  • Età non superiore ai 25 anni

La selezione dei candidati verrà effettuata da Huawei che provvederà a identificare i 50 studenti che prenderanno parte al training da remoto e i 10 che parteciperanno anche al training in presenza presso le sedi di Milano.

Gli studenti che intendono candidarsi dovranno presentare insieme alla domanda di candidatura acclusa al presente bando, una lettera motivazionale, almeno una lettera di supporto di un accademico o di una persona rilevante nel settore pubblico e/o imprenditoriale, un attestato che certifichi il possesso di un livello di conoscenza della lingua inglese pari o superiore al B2, autocertificazione della media dei voti universitari.

 

Federica Cantelmi vince la borsa “Amazon Women in Innovation” 2020 per Ingegneria Tor Vergata

di Sabina Simeone

 

Federica Cantelmi

Federica Cantelmi, matricola del corso di laurea in Ingegneria Informatica, raggiunta oggi al telefono dopo due giorni di esami, racconta la sua bellissima storia da vincitrice “Tor Vergata” della borsa di studio “Amazon Women in Innovation

 

La sua storia è stata raccontata in primis da Amazon News, da cui veniamo a sapere anche che una delle tre mentor Amazon (ovviamente non quella di Federica), che seguiranno le vincitrici della borsa nel loro percorso, si è laureata da noi in Ingegneria delle Telecomunicazioni.

 

Buongiorno Federica, innanzi tutto complimenti! Come è venuta a sapere di questo bando?
Il prof. Grassi in classe, nel corso di Fondamenti di Informatica, ci ha informato di questa opportunità, invitandoci a partecipare. Il prof ci ha sempre parlato del fatto che anche se sono poche, le ragazze devono spingere! Ci ha raccontato di quando ha cominciato lui e c’erano pochissime ragazze…

Secondo i dati della XXII Indagine 2020 – AlmaLaurea, gli studenti di Ingegneria “Tor Vergata” che si sono laureati alla triennale nel 2019 sono per il 68,9% ragazzi e per il 31,1% ragazze, con un buon incremento di queste ultime negli ultimi anni. Solo 4 anni fa, nel 2016, infatti, le ragazze al termine della triennale erano il 25,8%.

È stata solo lei ad applicare al bando?
Quando ho consegnato la documentazione, dall’università mi hanno detto che ero la prima.

Che cosa le hanno detto invece da Amazon
Sono stati loro a chiamarmi e mi hanno detto che avevo vinto. Quando ci siamo sentiti, mi hanno spiegato come è strutturata Amazon. Mi hanno poi spiegato perché hanno pensato a questa iniziativa nata lo scorso anno.

Amazon le ha detto: un premio per le donne. Perché?
Il loro è un progetto indirizzato soprattutto alle donne: cercare di incentivare le ragazze a scegliere questo tipo di percorsi scientifici e quindi permettere di poter scegliere in futuro una donna che abbia avuto successo in queste discipline. Probabilmente è dovuto al voler dimostrare che anche le donne possono arrivare in alto ed essere da traino per l’innovazione.

Mi hanno detto che guardano a un futuro con più donne nelle imprese.

Come la guiderà la mentor di Amazon?
Farà con me un percorso in cui mi fornirà alcune skills in ambito lavorativo e in futuro inizieremo anche a preparare il curriculum e faremo anche alcune simulazioni di colloqui

Ha incontrato professoresse o ricercatrici in questi pochi mesi in ateneo?
Ho incontrato la professoressa Tarantello per Analisi Matematica 1

Lei è stata davvero brava anche perché per poter partecipare al bando ha dovuto sostenere alcuni esami con la media almeno del 27, secondo quanto era richiesto.
Ho dato solamente due esami: Geometria e Fondamenti di Informatica. E il bando è rinnovabile, sì, ma entro il 30 settembre dovrò aver maturato almeno 40 crediti

Significa che rimanere in regola per poter continuare a godere della borsa di studio nei prossimi anni non sarà banale
Non la vedo banale, perché lunedì e ieri ho fatto due esami e mi sto ancora riprendendo, ma mi manca ancora Analisi Matematica che è un esame da 12 crediti, fondamentale per arrivare ai 40 crediti… certo la borsa di studio non mi sta forzando a dover dare gli esami: già ero intenzionata a dare gli esami dell’anno in tempo. Ma diciamo che è un po’ da stimolo!

Ok, parliamo del futuro: siamo davvero all’inizio del percorso universitario, però citando nuovamente AlmaLaurea oltre il 90% dei laureati alla triennale prosegue con la magistrale. Lei che vorrà fare?
Ho scelto Ingegneria Informatica per poter proseguire con una magistrale in Cyber Security e immagino in futuro di lavorare in quel campo.

Una passione sin da ragazzina che si mette in gioco né si fa intimorire dalla tecnologia, affiancando a volte il babbo con i circuiti, secondo quanto possiamo leggere in AmazonNews…
Sì mi sono interessata sin da piccola. Poi ho scelto Ingegneria Informatica perché a scuola, il liceo scientifico all’Istituto Croce-Aleramo di Roma, ho avuto un primo approccio alla programmazione con un progetto di robotica: ci guidavano quelli del quinto che partecipavano alle gare di robotica di Rome Cup

Ah, e il circuito del trenino non l’ho fatto io da sola, ma sempre con mio padre!

Torniamo ad Amazon e al premio…
Mi hanno chiamato loro e così ho saputo di aver vinto. Credevo la notizia sarebbe rimasta tra noi, invece con i primi articoli mi sono un po’ imbarazzata perché a me piace vivere un po’ “nel mio”. Vincere così all’inizio del primo semestre all’università e la successiva visibilità è stato un pochino scioccante per me. Con la borsa di studio pagherò le tasse universitarie e comprerò libri e sicuramente metterò qualcosa da parte.

Magari per un’esperienza Erasmus?
No, attualmente l’Erasmus non è tra i miei progetti…

Ha pensato ad Amazon come futura sede di lavoro?
Magari sarebbe interessante farci un tirocinio…

Le va di fare un appello alle ragazze interessate alle discipline STEM?
Non vedo perché una ragazza si debba sentire intimorita in queste discipline: abbiamo le stesse capacità dei ragazzi… di più, a volte! (aggiunge sorridendo)