Grazie a BackRep e all’Intelligenza Artificiale – e al Centro di ricerca CLACK del dip. di Ingegneria dell’Impresa “Mario Lucertini” – è più facile riconoscere i macrorifiuti nell’ambiente

Rifiuti abbandonati in natura, ricercatori di “Tor Vergata” mettono a punto un sistema per differenziare rifiuti direttamente sul posto

A cura dell’Ufficio Stampa di Ateneo

 

Si chiama “BackRep” e utilizza l’aumento dei dati per reti neurali e algoritmi per Intelligenza Artificiale

Gli studi sulla raccolta automatizzata dei rifiuti (Automated Waste Sorting) stanno contribuendo notevolmente a rendere più efficiente l’intero processo di riciclaggio. Una questione rilevante tuttavia rimane ancora irrisolta, ovvero come gestire la grande quantità di rifiuti che viene dispersa nell’ambiente invece di essere raccolta correttamente?

La ricerca condotta dall’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, pubblicata sulla rivista internazionale MDPI con il titolo “Data Augmentation Using Background Replacement for Automated Sorting of Littered Waste”, ha come obiettivo principale quello di costruire sistemi di smistamento automatico dei rifiuti per identificare e classificare i rifiuti gettati in natura. I ricercatori del Dipartimento dell’Ingegneria dell’Impresa “Mario Lucertini” di “Tor Vergata”, hanno sviluppato un sistema per la classificazione automatica di immagini, chiamato “BackRep”, in grado di riconoscere i rifiuti nell’ambiente in cui sono stati abbandonati. Il modello utilizza una procedura di aumento di dati per reti neurali, in particolare, e per algoritmi di Intelligenza Artificiale, in generale.

«BackRep espande i set di dati esistenti ritagliando i rifiuti solidi in immagini scattate su uno sfondo uniforme (bianco) e sovrapponendoli a sfondi più realistici», spiega il professor Fabio Massimo Zanzotto, autore della ricerca, docente di Natural Language Processing presso l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”  e coordinatore del Centro di Ricerca Interdipartimentale Artificial Intelligence Research su Linguaggio, Conoscenza e Cognizione” (CLAK)” presso il Dipartimento di Ingegneria dell’impresa ‘Mario Lucertini”.

La ricerca è stata portata avanti con la collaborazione di Arianna Patrizi, studentessa del corso di laurea magistrale in informatica a “Tor Vergata” e del Professor Giorgio Gambosi, Dipartimento di Ingegneria dell’Impresa, e ha potuto contare, in parte, su un finanziamento di INAIL, l’Istituto nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro, per la realizzazione di un sistema di informazione su parchi avventura e ambienti non-wild che prevede una parte di analisi delle immagini.

«Per sperimentare la nostra procedura di aumento dei dati, abbiamo prodotto un nuovo set di dati in ambienti realistici (“Littered waste Testset”) e abbiamo osservato che i riconoscitori di rifiuti “addestrati” sui dati aumentati superano quelli addestrati sui set di dati esistenti. La procedura di aumento dei dati che abbiamo adottato sembra essere dunque un approccio praticabile per supportare lo sviluppo di riconoscitori di rifiuti per ambienti urbani e selvaggi», ha dichiarato Arianna Patrizi, tra gli autori della ricerca.

Il “Littered waste Testset” è composto da 114 immagini classificate secondo le categorie del dataset CompostNet, uno tra i primi sistemi di classificazione automatica dei rifiuti tramite immagini che utilizza una rete neurale per identificare differenti tipi di rifiuti compostabili e riciclabili. Un gruppo di volontari ha scattato le foto in contesti domestici ed esterni con diversi tipi di sfondi e luci. Il gruppo ha utilizzato la fotocamera del telefono e le immagini sono state quindi ridimensionate a 500 × 400 pixel. La distribuzione delle classi di rifiuti è stata determinata dai volontari. Questi sono rifiuti trovati nell’ambiente urbano e nelle loro case. Ai volontari è stato chiesto di produrre almeno dieci campioni per classe.

«I sistemi finora in uso sono in grado di classificare i rifiuti soltanto sullo sfondo omogeneo di nastri trasportatori. Il nostro sistema – continua Zanzotto – è in grado di classificare i rifiuti dove si trovano. Quindi, potrebbe in futuro equipaggiare robot che possono essere possono essere utilizzati per pulire boschi, foreste, coste e ambienti urbani rimuovendo i macrorifiuti.  “BackRep” è un modello generale di aumento dei dati che può essere utilizzato per diverse attività di riconoscimento delle immagini e aprire un interessante filone di ricerca».

 

A cura dell’Ufficio Stampa di Ateneo

 

Materiali polimerici innovativi per comporre satelliti. Il futuro dell’aerospazio passa per il Lazio (e da Ingegneria “Tor Vergata”)

(da RepTV)

Materiali polimerici altamente innovativi per realizzare parti e componenti di satelliti. Il futuro dell’aerospazio passa per il Lazio grazie al progetto Scamp, acronimo di “Smart Components mediante Additive Manufacturing Polimeric”, cofinanziato dalla Regione Lazio con fondi strutturali europei. All’iniziativa, con capofila Thales Alenia Space Italia, hanno partecipato aziende innovative locali – Se.Te.L. Servizi Tecnici Logistici e Hb-Technology – e due importanti enti di ricerca: l’Università di Roma Tor Vergata e il Cnr.

Guarda l’intervista di Repubblica TV alla prof. Francesca Nanni, responsabile scientifica del progetto SCAMP, docente di Materiali per la Produzione industriale e di Scienza dei Materiali, del Dipartimento di Ingegneria dell’Impresa “Mario Lucertini”.

25/05 – “Big Solar – Meting the Energy/Climate Challenge” webinar

LCA of PV Class/Management Engineering

WEBINAR

BIG SOLAR – MEETING THE ENERGY/CLIMATE CHALLENGE

with Dr. Richard Perez, State University of New York at Albany

Tuesday 25 May 2021 4:00 pm

Link to the Webinar:

https://teams.microsoft.com/l/meetup-join/19%3af3771786c8064f3d8377d8a08701e1a9%40thread.tacv2/1620379772963?context=%7b%22Tid%22%3a%2224c5be2a-d764-40c5-9975-82d08ae47d0e%22%2c%22Oid%22%3a%228a840456-8bd4-4d48-8731-15a88377359e%22%7d

Abstract

The presentation will explore fundamental technical, economic and policy question about solar energy and its suitability to effectively displace conventional resources.

·        Can solar energy power [almost] everything?

·        What when the sun does not shine?

·        How about cloudy winter months?

·        Is there enough land available?

·        Will solar & renewables bankrupt the economy?

·        Are current practices, policies, and regulations optimal?

As we must embark on a massive switch away from fossil energy sources, sensible and actionable answers to these questions will be presented taking New York State as a case study.

Richard Perez leads solar energy research at U. Albany’s ASRC. He has served multiple terms on the board of the American Solar Energy Society and as associate editor of Solar Energy Journal. He has produced over 250 journal articles, conference papers, books & chapters. He holds patents on energy storage, and load management using PV. He has received several international awards including a Certificate for Outstanding Research from the US Department of Energy, American Solar’ Charles Greeley Abbot Award; the First International Building and Daylight Award from the Velux Foundation, and International Solar Society’s Farrington Daniels Award, for outstanding contributions in science, technology and engineering of solar energy applications which lead to enhancing our world and the conditions of human kind.

On line il 7mo numero della newsletter readING del DII

È consultabile on line il settimo numero della newsletter readING del dipartimento di Ingegneria dell’Impresa “Mario Lucertini”: in questo numero opportunità di bandi europei, successi editorali e storie di vita nel dipartimento nel periodo di lockdown, oltre alle congratulazioni al prof. Vito Introna, associato di Impianti Industriali Meccanici presso il dipartimento DII e Responsabile per la qualità della didattica dei corsi di laurea in Ingegneria Gestionale è stato nominato Delegato per l’Orientamento e il Tutorato di ateneo dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”.

Buona lettura!

“Flexible Engineering Toward Green Aircraft”: pubblicazione Springer per Marco E. Biancolini e Ubaldo Cella

Flexible Engineering Toward Green Aircraft. CAE Tools for Sustainable Mobility

Editors Marco Evangelos Biancolini, Ubaldo Cella. University of Rome “Tor Vergata”, Rome, Italy
Conference proceedings
Part of the Lecture Notes in Applied and Computational Mechanics book series (LNACM, volume 92)

 

Alla fine del 2017, l’Università di Roma “Tor Vergata” ha ospitato il workshop “Flexible Engineering Toward Green Aircraft”. Gli obiettivi sono stati presentare lo stato dell’arte della ricerca nel settore aerospaziale e mostrare i traguardi raggiunti dagli strumenti di design e analisi numerica a supporto della progettazione aeronautica. Professori e ingegneri del mondo della ricerca e dall’industria hanno tracciato una panoramica su temi di Aeroleasticità, Robust Design e Ottimizzazione di forma. Il seminario è stato realizzato a conclusione di due progetti di ricerca europei nei quali è stata coinvolta l’Università di Roma “Tor Vergata”: RBF4AERO (www.rbf4aero.eu) e RIBES (www.ribes-project.eu). Nell’ambito di RBF4AERO è stata sviluppata una piattaforma di ottimizzazione multidisciplinare basata su tecnologie di mesh morphing per la progettazione di aeromobili in grado di affrontare problematiche quali interazioni fluido-struttura, accrescimento ghiaccio e ottimizzazione di forma. La piattaforma è stata implementata su HPC, anche nell’ambito del progetto europeo FORTISSIMO. RIBES ha focalizzato l’attenzione sull’incremento dell’accuratezza dei metodi di analisi aeroelastica basati sull’accoppiamento di codici di fluidodinamica numerica e analisi strutturale. Inoltre, una parte significativa del budget è stata dedicata alla realizzazione di una campagna sperimentale di misurazioni aeroelastiche in galleria del vento su una struttura alare realistica. I risultati di questi due progetti hanno fatto da sfondo all’evento ed hanno costituito la base a partire dalla quale hanno preso spunto le tematiche dei vari interventi. Il workshop è stato seguito anche in remoto grazie al supporto informatico dell’ateneo.

Il successo dell’evento ha suggerito di raccogliere i contributi dei partecipanti e di proporre all’editore Springer International Publishing una pubblicazione sulle tre tematiche del seminario. L’invito a contribuire, che non è stato limitato ai partecipanti al workshop, ha portato alla raccolta di dieci lavori di qualità che sono stati sottoposti a un processo di peer review nel quale sono stati coinvolti professori e ricercatori attivi nell’ambito della ricerca europea. Il libro, intitolato “Flexible Engineering Toward Green Aircraft: CAE Tools for Sustainable Mobility”, è stato pubblicato lo scorso marzo nella collana “Lecture Notes in Applied and Computational Mechanics” ed è stato curato dagli organizzatori del workshop Marco Evangelos Biancolini e Ubaldo Cella. Il libro si apre con Paolo Colombo, Global Industry Director of Aerospace and Defense di ANSYS Inc., il quale fornisce una visione del potenziale inespresso della modellazione numerica e fornisce un quadro dello scenario futuro sulle tecnologie software nell’ambito della progettazione aeronautica.

 

Marco Evangelos Biancolini

Nato a Roma nel 1971. Autore di oltre 140 pubblicazioni. Istruzione e carriera accademica presso l’Università di Roma “Tor Vergata” (UTV). Laureato in Ingegneria Meccanica con lode nel 1997, dottorato in Progettazione dei Sistemi Meccanici nel 2001. Ricercatore a tempo pieno dal 2000. Professore Associato dal 2017. Docente di Costruzione di Macchine dal 2002. Autore e proprietario del software di mesh morphing RBF Morph (www.rbf-morph.com). Partner di ANSYS Inc. dal 2009. Membro onorario della TechNet Alliance dal 2014.Coordinatore scientifico della rivista “Analisi e Calcolo” dal 2017. Ha coordinato il progetto Clean Sky RIBES e dal 2020 coordina il progetto ITN-EID H2020 MeDiTATe (www.meditate-project.eu).

 

Ubaldo Cella

Nato a Messina nel 1969. Autore di oltre 50 pubblicazioni. Laureato in ingegneria aerospaziale presso il Politecnico di Milano. “Master’s project in Aeronautical Engineering” presso il “Royal Institute of Technology” (KTH) di Stoccolma. Dottorato di ricerca presso l’università di Roma “Tor Vergata”. “Guest researcher” presso il Centro Italiano Ricerche Aerospaziali (CIRA) dal 2001 al 2005. Responsabile della ricerca in aerodinamica per la Piaggio Aerospace dal 2005 al 2010. Ha partecipato a numerosi progetti di ricerca internazionali collaborando con le principali aziende aeronautiche, università e centri di ricerca europei. Consulente indipendente dal 2010 con lo studio Design Methods (www.designmethods.aero). È attualmente ricercatore presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Impresa “Mario Lucertini” dell’università di Roma Tor Vergata.