TG3 ‘PERSONE’: “Nei misteri della mente” con Luigi Bianchi

NEI MISTERI DELLA MENTE – Il prof. Luigi Bianchi, bioingegnere informatico della nostra macroarea, nella puntata del 30/01/2021 di PERSONE, rubrica del TG3 ed. nazionale, ci conduce nel modo delle neuroscienze e delle applicazioni mediche dell’ingegneria per le persone gravemente disabili, persone ‘non contattabili’, nelle quali è difficile distinguere lo stato vegetativo dalla minima coscienza. La bioingegneria utilizza anche tecniche di intelligenza artificiale per arrivare a intercettare le funzioni cognitive residue, come segnali di potenziale recupero.

Il robot DILO made in “Tor Vergata” vince il Virtual Reality Contest di Regione Lazio, Lazio Innova, Comau e FMD

Il robot DILO

Sono studenti al quarto anno di Ingeneria informatica indirizzo Automazione e robotica del nostro ateneo, Luca Di Lorenzo e Lorenzo Tomassi, e lo scorso 6 ottobre hanno vinto con il loro robot DILO il Virtual Reality Contest, sfida dedicata alle scienze della vita del progetto Scouting the Future, promossa da Regione Lazio e organizzata da Lazio Innova e Fondazione Mondo Digitale, in collaborazione con Comau, azienda leader nel settore robotica in Italia.

DILO – si legge nella presentazione del progetto – è in grado di eseguire operazioni di assistenza remota in ambiente ospedaliero e urbano. Il personale adibito al suo controllo remoto sarà in grado di supervisionare i pazienti e di comunicare con i medici, grazie ad apposita applicazione. Il robot, oltre a fornire uno streaming video-sonoro dell’ambiente circostante al personale che lo pilota, sarà dotato di sistemi per il riconoscimento di situazioni di pericolo, sistemi per il monitoraggio della temperatura corporea e analisi della qualità dell’aria e possibilmente anche di sistemi per la disinfezione tramite raggi UV ed ozono di specifiche superfici (pavimenti, maniglie, etc..).
“È stata una bellissima esperienza – hanno commentato i vincitori, che grazie all’interessamento del prof. Daniele Carnevale avevano partecipato anche alla RomeCup 2018 – grazie allo staff di Fondazione Mondo Digitale che ci ha seguito per tutta la durata del contest ci siamo sentiti a nostro agio (presentando) la nostra idea a istituzioni così importanti e alla Comau”.

I ragazzi hanno portato a termine un lavoro di squadra, ma ovviamente a distanza: “Abbiamo lavorato esclusivamente a distanza date le misure anti-covid, il che si è rivelato abbastanza impegnativo, ma siamo riusciti comunque a realizzare il progetto. Con i sistemi di stampa 3D è possibile scambiare file di stampa da una parte all’altra del mondo tramite Internet e abbiamo sfruttato questa metodologia”.

Durante la presentazione ufficiale, ai 12 team sfidanti sono state poste domande dalla giuria: “La premiazione è avvenuta ovviamente in modalità telematica ed erano presenti diversi esponenti del mondo dell’innovazione e della robotica, che ci hanno ascoltato e posto delle domande molto stimolanti. Ad esempio ci è stato chiesto come DILO aiuta l’operatore a controllare il movimento in ambiente stretti e abbiamo risposto che, grazie alla navigazione assistita, mentre l’operatore lo comanda da remoto (guardando dalla camera principale), lui riesce a rilevare gli oggetti e le persone intorno a lui, grazie a dei sensori di prossimità e alla camera termica”.

“Non è stato facile realizzare DILO – hanno concluso i giovani ingegneri di “Tor Vergata” – ma la nostra passione per la robotica ci spinge a migliorarci sempre e abbiamo tanta voglia di imparare. Abbiamo realizzato DILO pensando alle esigenze dello staff medico e dei pazienti all’interno degli ambienti ospedalieri. Motivo per chi abbiamo dotato il robot di termometro ad infrarossi per la rilevazione della temperatura corporea, di un sistema di analisi della qualità dell’aria, di un sistema di disinfezione con raggi UV e di un sistema di riconoscimento vocale utile per richieste di aiuto o comandi generali. Il progetto è stato realizzato in maniera modulare così da poterlo migliorare o modificare nel tempo”.
E alla vittoria così hanno reagito: ” È stato un momento molto emozionante, siamo molto felici di aver vinto e prendiamo questo contest come un punto di partenza per realizzare progetti ancora più complessi”. In bocca al lupo!

 

Menzione a studenti di Ingegneria Tor Vergata per il 110mo anniversario della nascita di Felix Candela

Per il 110mo anniversario dalla nascita dell’architetto-ingegnere spagnolo Félix Candela, la Fundación Eduardo Torroja ha bandito un concorso di idee “Exhibition 2020 110th Anniversary of the Birth of Félix CandelaThe Structural Art of the Thin Concrete Shells”. Il bando è stato pubblicato a gennaio 202o con data di consegna il 15 aprile 2020.

In piena pandemia mondiale per il Covid gli studenti di 37 politecnici e facoltà di Ingegneria e Architettura di 10 paesi nel mondo hanno presentato 208 proposte: 75 dalla Spagna, 61 dalla Russia, 24 dal Mexico, 19 da Porto Rico, 15 dall’Argentina, 8 dall’Italia, 2 dalla Colombia, 2 dal Venezuela, 1 dal Perù e 1 dal Belgio.

Anche tre ragazzi di “Tor Vergata”, Alessia Bisconti e Gabriele Mattei che hanno lavorato in team, e Gabriele Miglietta, iscritti a Ingegneria edile-Architettura, hanno lavorato per questo concorso in pieno lockdown.

 

Hanno presentato elaborati grafici di studio dell’opera di Candela e concorso anche con i poster per la mostra digitale dell’anniversario della nascita, arrivando a conquistare la menzione nella sezione poster.

 

Gabriele Mattei e Alessia Bisconti hanno commentato così il loro lavoro e il riconoscimento: “Abbiamo saputo del concorso all’università grazie alla prof. Ilaria Giannetti, anche se comunque avevamo partecipato un paio di anni fa a un altro concorso bandito sempre dalla Fondazione Torroja. Pensiamo che organizzare concorsi di questo tipo sia importante dato che si dà la possibilità di ricordare e approfondire personaggi importanti del passato. Inoltre, sono occasioni per noi studenti per mettersi in gioco, sviluppare un’idea, un progetto, approfondire argomenti che ci interessano maggiormente e spingerci a utilizzare determinati software.

Tra le altre cose abbiamo colto questo concorso come un’occasione per svagarsi un po’ durante il periodo particolare del lockdown, infatti non è stata l’unica iniziativa di questo genere a cui abbiamo preso parte.

Per quando riguarda lo sviluppo degli elaborati quindi, ci siamo divisi il lavoro e siamo riusciti a portarlo avanti durante il lockdown tramite l’utilizzo della piattaforma zoom e il drive, organizzando i nostri impegni universitari con quelli del concorso. Zoom ci ha permesso di “azzerare” la distanza e lavorare sugli stessi file contemporaneamente, come se avessimo sotto il naso lo stesso foglio di carta.
Per quanto riguarda gli elaborati, all’università abbiamo seguito un corso di disegno parametrico che abbiamo sfruttato per il ridisegno dell’opera di Candela, mentre per il poster abbiamo deciso di evidenziare i 110 anni dalla nascita di Candela inserendo 110 immagini delle sue opere di cui l’ultima con il suo ritratto”.

Federica Cantelmi vince la borsa “Amazon Women in Innovation” 2020 per Ingegneria Tor Vergata

di Sabina Simeone

 

Federica Cantelmi

Federica Cantelmi, matricola del corso di laurea in Ingegneria Informatica, raggiunta oggi al telefono dopo due giorni di esami, racconta la sua bellissima storia da vincitrice “Tor Vergata” della borsa di studio “Amazon Women in Innovation

 

La sua storia è stata raccontata in primis da Amazon News, da cui veniamo a sapere anche che una delle tre mentor Amazon (ovviamente non quella di Federica), che seguiranno le vincitrici della borsa nel loro percorso, si è laureata da noi in Ingegneria delle Telecomunicazioni.

 

Buongiorno Federica, innanzi tutto complimenti! Come è venuta a sapere di questo bando?
Il prof. Grassi in classe, nel corso di Fondamenti di Informatica, ci ha informato di questa opportunità, invitandoci a partecipare. Il prof ci ha sempre parlato del fatto che anche se sono poche, le ragazze devono spingere! Ci ha raccontato di quando ha cominciato lui e c’erano pochissime ragazze…

Secondo i dati della XXII Indagine 2020 – AlmaLaurea, gli studenti di Ingegneria “Tor Vergata” che si sono laureati alla triennale nel 2019 sono per il 68,9% ragazzi e per il 31,1% ragazze, con un buon incremento di queste ultime negli ultimi anni. Solo 4 anni fa, nel 2016, infatti, le ragazze al termine della triennale erano il 25,8%.

È stata solo lei ad applicare al bando?
Quando ho consegnato la documentazione, dall’università mi hanno detto che ero la prima.

Che cosa le hanno detto invece da Amazon
Sono stati loro a chiamarmi e mi hanno detto che avevo vinto. Quando ci siamo sentiti, mi hanno spiegato come è strutturata Amazon. Mi hanno poi spiegato perché hanno pensato a questa iniziativa nata lo scorso anno.

Amazon le ha detto: un premio per le donne. Perché?
Il loro è un progetto indirizzato soprattutto alle donne: cercare di incentivare le ragazze a scegliere questo tipo di percorsi scientifici e quindi permettere di poter scegliere in futuro una donna che abbia avuto successo in queste discipline. Probabilmente è dovuto al voler dimostrare che anche le donne possono arrivare in alto ed essere da traino per l’innovazione.

Mi hanno detto che guardano a un futuro con più donne nelle imprese.

Come la guiderà la mentor di Amazon?
Farà con me un percorso in cui mi fornirà alcune skills in ambito lavorativo e in futuro inizieremo anche a preparare il curriculum e faremo anche alcune simulazioni di colloqui

Ha incontrato professoresse o ricercatrici in questi pochi mesi in ateneo?
Ho incontrato la professoressa Tarantello per Analisi Matematica 1

Lei è stata davvero brava anche perché per poter partecipare al bando ha dovuto sostenere alcuni esami con la media almeno del 27, secondo quanto era richiesto.
Ho dato solamente due esami: Geometria e Fondamenti di Informatica. E il bando è rinnovabile, sì, ma entro il 30 settembre dovrò aver maturato almeno 40 crediti

Significa che rimanere in regola per poter continuare a godere della borsa di studio nei prossimi anni non sarà banale
Non la vedo banale, perché lunedì e ieri ho fatto due esami e mi sto ancora riprendendo, ma mi manca ancora Analisi Matematica che è un esame da 12 crediti, fondamentale per arrivare ai 40 crediti… certo la borsa di studio non mi sta forzando a dover dare gli esami: già ero intenzionata a dare gli esami dell’anno in tempo. Ma diciamo che è un po’ da stimolo!

Ok, parliamo del futuro: siamo davvero all’inizio del percorso universitario, però citando nuovamente AlmaLaurea oltre il 90% dei laureati alla triennale prosegue con la magistrale. Lei che vorrà fare?
Ho scelto Ingegneria Informatica per poter proseguire con una magistrale in Cyber Security e immagino in futuro di lavorare in quel campo.

Una passione sin da ragazzina che si mette in gioco né si fa intimorire dalla tecnologia, affiancando a volte il babbo con i circuiti, secondo quanto possiamo leggere in AmazonNews…
Sì mi sono interessata sin da piccola. Poi ho scelto Ingegneria Informatica perché a scuola, il liceo scientifico all’Istituto Croce-Aleramo di Roma, ho avuto un primo approccio alla programmazione con un progetto di robotica: ci guidavano quelli del quinto che partecipavano alle gare di robotica di Rome Cup

Ah, e il circuito del trenino non l’ho fatto io da sola, ma sempre con mio padre!

Torniamo ad Amazon e al premio…
Mi hanno chiamato loro e così ho saputo di aver vinto. Credevo la notizia sarebbe rimasta tra noi, invece con i primi articoli mi sono un po’ imbarazzata perché a me piace vivere un po’ “nel mio”. Vincere così all’inizio del primo semestre all’università e la successiva visibilità è stato un pochino scioccante per me. Con la borsa di studio pagherò le tasse universitarie e comprerò libri e sicuramente metterò qualcosa da parte.

Magari per un’esperienza Erasmus?
No, attualmente l’Erasmus non è tra i miei progetti…

Ha pensato ad Amazon come futura sede di lavoro?
Magari sarebbe interessante farci un tirocinio…

Le va di fare un appello alle ragazze interessate alle discipline STEM?
Non vedo perché una ragazza si debba sentire intimorita in queste discipline: abbiamo le stesse capacità dei ragazzi… di più, a volte! (aggiunge sorridendo)