Al lavoro con mamma e papà

Il CUG (Comitato Unico di Garanzia) sta organizzando l’evento “Al lavoro con mamma e papà” che ha ottenuto l’approvazione e il pieno entusiasmo del Magnifico Rettore e che è nato dall’analisi di recenti indagini scientifiche che hanno dimostrato come la conoscenza del luogo di lavoro dei genitori infonda sicurezza nei bambini e nelle bambine e li aiuti a meglio comprendere il significato dell’attività lavorativa dei genitori.

L’evento si svolgerà venerdì 5 febbraio 2016 e prevedrà due distinti momenti: nel primo (dalle 10.00 alle 12.00) i bambini saranno accompagnati dai genitori alla scoperta del lavoro di questi ultimi: laboratori, aule, aule di disegno etc; nel secondo momento (dalle 12.00) ci si riunirà tutti nell’Auditorium Ennio Morricone della Macroarea di Lettere per assistere ad uno spettacolo musicale gratuito e costruito ad hoc dalla banda della Marina Militare Italiana. Consulta il programma del concerto: ci sono anche le colonne sonore di film indimenticabili!

Ogni Macroarea sta ideando un proprio programma per poter far conoscere al meglio le proprie attività.
Quello della Macroarea di Ingegneria prevede:
– ore 10.00: incontro e saluto presso l’Aula Convegni
– ore 10.15: merenda e presentazione delle attività
– ore 10.30 11.30: i bambini più piccoli (fino ai 5/6 anni) rimarranno in aula convegni per il gioco “Ingegnere per un giorno” durante il quale potranno costruire, con materiale di riciclo e cartoleria, un piccolo robot, un disegno, un pupazzo o quello che più preferiscono; i bambini più grandi verranno invece accompagnati presso i laboratori per altre divertenti e creative attività.
– ore 11.30: ritrovo presso l’Aula Convegni per foto ricordo e successivo arrivo presso la Macroarea di Lettere.

Dopo lo spettacolo (ore 13.00/13.30) ogni bambino tornerà a casa o al lavoro con il proprio genitore.

Per contribuire al successo dell’iniziativa sarebbe necessario non solo il coinvolgimento di tutto il personale docente e non docente ma anche la possibilità di conoscerne l’adesione reale: pertanto si prega chiunque fosse interessato alla partecipazione di mandare una mail a Federica Lorini (lorini@dii.uniroma2.it) per specificare numero ed età dei bambini che si intendono portare.

Si rende noto che il personale TAB che parteciperà all’evento potrà usufruire del permesso per servizio.

Art of Survive. Finalista a reTH!NKING Homeless Cover Project

Homeless Cover Project di reTH!NKING Architecture Competitions è un contest internazionale bandito da rethinkingcompetitions.com che ha visto la partecipazione degli studenti di Ingegneria Edile-Architettura, nel workshop di Progettazione Architettonica, prof. Antonella Falzetti.
Il bando ha richiesto l’ideazione di una ‘cover’, una copertura, un riparo, per i senzatetto. Secondo le specifiche richieste, l’oggetto non doveva pesare più di 10kg, essere trasportabile e non più grande di 1×1 metri.

Alla gara hanno partecipato 3 squadre di ragazzi di Tor Vergata con i progetti Be free Be Lotus, ROLLING DOMUS, Art of Survive.

L’ultimo progetto – Art of Survive – si è piazzato tra i finalisti: si tratta del progetto ideato da Tiziano D’Angelo, Davide Di Nardo, Lorenzo Izzotti, Martina Siciliano.

 

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Ne parla la prof. Falzetti:
Sculture di Parole e Senzatetto convivono in questo progetto in un principio di contaminazione feconda. La proposta del giovane gruppo di progettisti si basa su un atto di trasposizione. Partendo dalla primaria esigenza di inventare un riparo “smart” per il senzatetto, essi associano il valore e la forza comunicativa dell’espressione artistica all’essenza e al significato sociale contenuto nella premessa del concorso. Quella proposta dal team non è una strategia di modificazione ma una strategia dell’adattamento, dove le Parole sono allo stesso tempo cornice o sfondo di una quinta urbana e riparo sicuro per la notte; un messaggio che agisce come chiave di apertura e come prolungamento di un’esperienza senza frontiere in cui le città, nella loro naturale discontinuità, accolgono contemporaneamente l’unicità dell’oggetto artistico e l’identità del principio etico.

Ecco il commento del gruppo dei progettisti:
Il progetto nasce dall’idea di utilizzare l’arte come mezzo per dare una diversa visibilità ai senzatetto; la loro presenza non deve più essere percepita come simbolo di degrado ma come parte integrante di un miglioramento del decoro urbano. L’arte rappresenta un rifugio simbolico e reale: protegge il senzatetto dal giudizio negativo della comunità grazie alla sua “bellezza” e fornisce anche un riparo dal freddo, dalla pioggia e dal sole.
Con questa premessa, abbiamo pensato di posizionare nelle grandi città delle sculture, e di poterle collegare tramite una linea immaginaria, idealmente percorribile dal senzatetto perché esso sia cittadino del mondo e perché possa trovare un luogo sicuro dove rifugiarsi in vari siti lungo il tragitto.
Il senzatetto si trova davanti a “parole giganti”; di queste alcune lettere sono state progettate in modo da offrirgli la possibilità di assemblare il suo rifugio tramite aste e tende contenute in un vano ricavato all’interno della scultura che diventa poi anche un rispostiglio per i beni del senzatetto.

Tutte le info nel sito di reTH!NKING

Premio Canada-Italia per l’Innovazione 2016

Il Premio ha lo scopo di rafforzare i legami tra il Canada e l’Italia in materia di Innovazione ed è rivolto a ricercatori, scienziati, innovatori e startupper italiani interessati a sviluppare progetti con partner canadesi in ambiti e settori ritenuti prioritari dal Governo del Canada.

Tutte le informazioni e le modalità di presentazione delle domande sono disponibili nei documenti in allegato, in un video di presentazione e sul sito web dell’Ambasciata.

 

Trova i documenti in allegato online nel sito d’ateneo

Mostra, Le Corbusier e gli studi per “Ma Maison” e per una residenza presso Chicago

Giovedì 28 gennaio 2016, dalle ore 16,30, viene presentata la mostra Standard Montaggio Organizzazione. Le Corbusier e gli studi per “Ma maison” e per una residenza presso Chicago allestita in una sala della Galleria Accademica di Palazzo Carpegna.
Introdotti da Francesco Moschini, Segretario Generale dell’Accademia Nazionale di San Luca, interverranno Giuseppe Novelli, Rettore Università degli Studi di Roma Tor Vergata, Marida Talamona, docente Università degli Studi Roma Tre, Francesco Taormina, docente Università degli Studi di Roma Tor Vergata.

L’esposizione rimarrà aperta sino al 27 febbraio 2016, dal lunedì al sabato, dalle ore 10 alle 19.
ACCADEMIA NAZIONALE DI SAN LUCA
Roma, piazza dell’Accademia di San Luca 77 ‘ tel. 06.6798850 06.6798848 ‘ www.accademiasanluca.eu

Gli schizzi per “Ma maison” (1929) e per i “Plans pour la résidence du président d’un collège près de Chicago” (1935) sono pubblicati nel terzo volume (1934-1938) dell’Oeuvre complète corbusieriana, nelle pagine dedicate alle Petites maisons. I disegni sono il tramite tra due architetture costruite, la “maison de week-end” alla periferia di Parigi e la “maison aux Mathes”, entrambe realizzate nel 1935 con tecniche e materiali prevalentemente tradizionali, mentre le due case schizzate sembrano fare riferimento a quella estetica della levigatezza che aveva caratterizzato quasi tutta la precedente produzione di Le Corbusier. Tuttavia, e questa può essere la ragione della loro pubblicazione nell’Oeuvre complète, le due case schizzate dimostrano come le due realizzate corrispondano, al di là della apparente diversità di linguaggio, ad eguali principi: lo standard, in modo più dichiarato, ma anche il montaggio quale mezzo per comporre l’architettura e la conseguente organizzazione della sua costruzione. La mostra si sofferma su questa prevalente attenzione ai significati del progetto, prima ancora di contribuire a colmare l’assenza di studi specifici su “Ma maison” e sui “Plans pour la résidence du président d’un collège près de Chicago”. Standard, montaggio e organizzazione non sono infatti altro, per Le Corbusier, che aspetti di uno stesso modo del procedere del progetto di architettura e di intendere la costruzione degli spazi di vita che dal progetto deriva. La specializzazione delle tecniche, e delle tecniche del progetto in particolare, non è ancora contrapposizione in Le Corbusier, la loro qualificazione non ha ancora relegato la funzione dell’architetto al compito di gestire le conflittualità ingovernabili che separano oggi architettura e mondo della vita. Lo studio sulle due case contribuisce dunque a spiegare una distanza apparentemente incolmabile e quanto mai attuale, ed è per tale ragione che esso è stato condotto come esperienza didattica nel laboratorio di Composizione architettonica tenuto da Francesco Taormina presso l’Università di Roma Tor Vergata, prima di farsi meditata e finalizzata ricerca. La ricerca, svolta con un gruppo di laureandi, ha inteso restituire il senso degli schizzi come parte di processi incompiuti, facendo ricorso a plastici che permettono una maggiore fedeltà rispetto alle propensioni progettuali, alla varietà delle soluzioni appena indagate da Le Corbusier, a una incertezza che non può cedere alle forzature e alle distorsioni della precisione di una trascrizione disegnata. L’esposizione di questi plastici ne anticipa la già concordata donazione, da parte dell’Università di Roma Tor Vergata, alla Fondation Le Corbusier di Parigi, perché possa disporre di questo materiale del tutto inedito per le proprie iniziative internazionali. L’esposizione è inoltre completata dalle copie restanti dei disegni forniti nel 1987 dalla Fondation per la mostra “La casa di Le Corbusier” di Palazzo Braschi, a Roma, e oggi conservati presso il DICII_ Dipartimento di Ingegneria Civile e Ingegneria Informatica della stessa Università di Roma Tor Vergata: avvicinati anche dal tema abitativo, allora come oggi il compito di questi disegni è quello di indicare ai visitatori l’importanza della qualità grafica quale espressione del pensiero architettonico.

Realizzazione plastici: Alessandro Gramiccia, Enrico Martini, Alessandro Masi
(studenti del Corso di Laurea in Ingegneria Edile-Architettura dell’Università di Roma Tor Vergata)

– See more at: http://www.accademiasanluca.eu/it/news/id/2730/le-corbusier-e-gli-studi-per-la-ma-maison-e-per-una-residenza-presso-chicago

PwC Digital Academy offre borse di studio per laureandi Gestionale e Informatica

Al via le selezioni per la PwC Digital Academy, iniziativa dell’ELIS Corporate School in partnership con PricewaterhouseCoopers Advisory S.p.A in partenza il 01 Febbraio 2016 rivolta a laureandi magistrali in Ingegneria Gestionale, Ingegneria Informatica ed Informatica.

Partecipando all’iniziativa avrai l’opportunità di integrare una sfida concreta su un progetto di consulenza con una formazione d’aula d’eccellenza comportamentale e realizzativa. Attraverso lo studio del mercato e dei modelli di business sarai chiamato a contribuire alla definizione e realizzazione, di piattaforme IT negli ambiti Digital Academy e Customer Loyalty.

Sono previste borse di studio per l’intero periodo per tutti i partecipanti all’iniziativa.

Opportunità:

  • Esposizione diretta con l’azienda partner
  • Inserimento in PwC per i candidati che al termine del programma riceveranno una valutazione positiva all’iter selettivo dell’azienda
  • Accesso al Network del Consorzio ELIS
  • Percorso di Sviluppo Professionale con coach dedicato
  • Possibilità di utilizzare il materiale prodotto per la tesi di Laurea

Requisiti:

  • essere laureandi magistrali in Ingegneria Gestionale, Ingegneria Informatica, Informatica
  • età massima 28 anni
  • Buona conoscenza della lingua inglese

Tempistiche:

  • Avvio: 01 febbraio 2016
  • Durata: 5 mesi

Le attività si svolgeranno dal lunedì al venerdì presso la nostra sede in Via Sandro Sandri, 45 – 00159 Roma

Candidati inviando il tuo CV a consultingacademy@elis.org entro il 24 Gennaio 2016.
L’accesso all’iniziativa formativa è subordinato al superamento di un iter selettivo, che si terrà presso la sede di Roma.
Per informazioni: 06.43.560.385 – 345.10.12.852