14/02 – Amazon Innovation Award 2018, la premiazione!


Giovedì 14 febbraio nell’aula Convegni degli edifici di Ingegneria si conclude ufficialmente l’edizione 2018 dell’Amazon Innovation Award, il contest promosso dalla multinazionale di Seattle e che vede in competizione team di studenti di tre atenei italiani: il Politecnico di Torino, il Politecnico di Milano e – ovviamente – l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”.

È la seconda edizione del contest e quest’anno la sfida lanciata agli studenti riguarda lo sviluppo di idee innovative finalizzate all’efficientamento delle operations all’interno dei fulfillment centers di Amazon, come quello di Passo Corese, aperto appunto a inizio 2018 nel Centro Italia.

“L’Amazon Award si è confermata una iniziativa estremamente interessante per gli studenti, a cui hanno partecipato con entusiasmo” commenta il prof. Massimiliano Schiraldi, referente a Tor Vergata per Amazon e tutor per gli studenti del contest. “I ragazzi hanno ideato interessanti soluzioni nell’ambito del warehousing e del material handling: alcune di queste erano assolutamente innovative e originali. Sono molto soddisfatto di quello che ho potuto vedere”.

Il contest ha visto gli studenti impegnati per due mesi, da inizio ottobre 2018 a inizio dicembre. “Il tempo non è stato molto, devo ammettere – continua Schiraldi – questo ha anche un po’ disincentivato la partecipazione. Alcuni studenti che si erano inizialmente registrati alla gara non sono riusciti a consegnare in tempo. Alla fine si tratta di progetti complessi e la necessità di sintetizzare il tutto in massimo sei pagine richiede comunque uno sforzo addizionale. Ci sono studenti che hanno riprogettato un modello di centro distributivo ex-novo”.

Alla cerimonia di premiazione del 14 febbraio interverranno anche i reclutatori di Amazon, per illustrare le posizioni aperte in azienda, per dare indicazioni sul processo di selezione e suggerimenti per i colloqui. “Speriamo si decidano anche ad annunciare la nuova edizione dell’Award! – conclude il professore – Gira voce che per il round 2019 è possibile che il contest venga allargato anche a studenti dell’ultimo anno delle lauree triennali e dottorandi di ricerca. Sarebbe molto più interessante e coinvolgente”.

21-22/02 – SIE EDU 2019

Conference Rationale

The demand for Electronic Engineers continues to be very strong. However the supply of graduates is not meeting the needs and an unprecedented shortage of Electronic Engineers is taking place all over Europe and, for the first time, in Italy, too. The Workshop brings together representatives of electronic industries, engineering and consulting companies, professionals and academia to discuss the training needs in higher education and to define actions to meet such needs.

Evolutions and innovations in University programs will be discussed together with the new challenges posed by the increasing international mobility of students, the needs to widen technical education to multi-disciplinary approaches and to improve soft skills. On the other hand, coordination and specific actions are needed to fill the gap on the demand side, to promote the Electronic sector among high school students, their teachers and parents, and women, and to make professional careers more attractive.

Sessions and Panel Discussions will be devoted to:

  • The shortage of Electronic Engineers and the demand from industrial and service sectors.
  • BSc tracks: shaping ready-to-use professionals or graduates with solid-background?
  • MSc tracks: ready-to-use super-specialist or all-round solutionist? what is the job market seeking?
  • PhD programs for the next generation of researchers and innovators.
  • The professional career of Electronic Engineers in Italy.

 

Find HERE all info for the program, the registration and accomodation

21/02 – seminario “Graph Signal Processing: Theory and Applications”

Il giorno 21 febbraio 2019 alle ore 10.00 presso l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” Macroarea di Ingegneria – Via del Politecnico, 1 – Aula B15 – Edificio Didattico

Il Prof. Sergio Barbarossa dell’ Università di Roma La Sapienza terrà un seminario organizzato dal Prof. Gaspare Galati per la Ph.D. School in Electronic Engineering – DIE – Tor Vergata University su:

Graph Signal Processing: Theory and Applications

Abstract: Graph-based representations play a significant role in machine learning as a formal way to capture (pairwise) relations among data or time series. In this talk, we review the fundamentals of graphical methods applied to unsupervised and semisupervised learning and then we present some aspects of current research in the field, including the case where the knowledge about the graph is imperfect or when it is necessary to go beyond pairwise representations.


Sergio Barbarossa is a full professor in the Information Engineering, Electronics and Telecommunications Department of Sapienza University of Rome, Italy. He is an IEEE Fellow and EURASIP Fellow. For more than 25 years, he has been working in signal processing, radar remote sensing, sensor and telecommunication networks. Since 2000 he has been involved in European projects as a Technical Manager or Principal Investigator. He is now the technical manager of a H2020 Europe‐Japan project on 5G. His main current research interests are on mobile edge computing, 5G networks, distributed optimization, machine learning and signal processing on graphs.

7/02 – Open Day FabSpace 2.0 in ASI

Il 7 febbraio Lazio Innova e l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata presentano le attività realizzate e alcuni casi applicativi supportati.

Il 7 febbraio alle ore 9.30 si terrà a Roma, presso la sede dell’Agenzia Spaziale Italiana (Via del Politecnico), l’Open Day conclusivo del progetto europeo FabSpace 2.0Una iniziativa finanziata dalla Commissione europea nell’ambito del Programma H2020, per l’avvio di nuove forme di innovazione nel settore pubblico, nel sociale e in nuovi modelli di business.

Il focus del progetto ha riguardato l’open innovation e science 2.0 per l’uso degli open data satellitari, con l’obiettivo di supportare le università a diventare centri di open innovation nella geoinformazione in collaborazione con gli ESA Business Incubation Centre (ESA BIC). L’iniziativa ha coinvolto ricercatori, studenti, istituzioni, imprese e startup.

L’evento si svolgerà presso la sede dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), interlocutore primario del progetto FabSpace in virtù delle sue evoluzioni e prospettive future, legate alle opportunità offerte dal programma Copernicus e alle nuove capacità osservative delle missioni nazionali, come l’iperspettrale PRISMA che l’ASI sta per mettere in orbita.

Partner di FabSpace 2.0, sei università europee e altrettanti centri ESA BIC. In Italia i partner che hanno collaborato al progetto sono l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata e Lazio Innova, sede dell’ ESA BIC della Regione Lazio. Nel corso dell’iniziativa altri centri di ricerca italiani, europei e internazionali si sono uniti ai promotori, allargando la rete dei FabSpace.

Il concetto del FabSpace è collegato agli sviluppi della space economy: partendo dai tradizionali confini della scienza e della difesa, le tecnologie spaziali stanno approdando in nuovi ambiti applicativi e di servizio, quali ad esempio il monitoraggio ambientale, territoriale e dei beni paesaggistici e culturali, resilienza dell’ambiente costruito, la protezione civile e gestione del rischio, l’adattamento e la mitigazione del cambiamento climatico, la gestione delle risorse agricole e forestali, il monitoraggio del mare e i servizi per smart city.

Nel corso dell’Open Day verranno presentate le attività svolte ed alcuni casi applicativi supportati.

Per partecipare all’Open Day: https://openday_fabspace.eventbrite.it

 

RotH2O a Climathon-Roma: vince la rotatoria smart contro la pioggia

New ideas for a climate resilient city. RotH2O: water harvesting in impluvium roundabout

climathon.climate-kic.org/en/solutions/roth2o

Il team vincitore con Serena Piselli (seconda da dx), dottoranda a Ingegneria Tor Vergata

L’evento Climate-KIC a Roma lo scorso ottobre 2018 ha proposto ai giovani partecipanti una serie di temi chiave su cui progettare soluzioni: limitare gli effetti delle isole di calore; accrescere la resilienza agli eventi estremi, dalle precipitazioni abbondanti ai picchi di caldo; aumentare la sostenibilità nel settore dei trasporti riducendo l’inquinamento; come può l’economia circolare essere una misura di mitigazione.

Un gruppo di giovani studentesse e neolaureate romane ha partecipato e vinto con una idea semplice e geniale: una rotatoria che funzioni da serbatoio di acqua piovana. Il nome della rotatoria, RotH2O, deriva da una mix tra la parola Rotonda/Rotatoria e la formula chimica  dell’acqua, H2O appunto.

Le 5 partecipanti sono accomunate dalla comune passione nel contrastare il cambiamento climatico e dal background scientifico. Eccole:

  • Giulia Cervelli, laureata in Ingegneria Civile e laureanda presso Roma Tre per laurea magistrale in ‘Ingegneria per la Protezione dai Rischi Naturali, con indirizzo Idraulico’.
  • Silvia Cocuccioni, laureata in Scienze Ambientali e MSC in ‘ Urban Environmental Management’ presso l’Università di Wageningen, Olanda.
  • Agnese Metitieri, ingegnere energetico con esperienza nel campo dell’innovation management, business development e comunicazione ambientale.
  • Fabiana Miele, laureata in Ingegneria Civile e laureanda presso Roma Tre per laurea magistrale in ‘Ingegneria per la Protezione dai Rischi Naturali, con indirizzo Idraulico’.
  • Serena Piselli, laureata in Ingegneria Civile e dottoranda in Ingegneria Civile, indirizzo Architettura e Costruzione a Ingegneria #TorVergata, con focus sugli edifici a basso impatto ambientale.

Così descrivono il loro progetto.

Gli allagamenti delle infrastrutture cittadine sono eventi improvvisi e pericolosi che si manifestano in aree urbanizzate come conseguenza diprecipitazioni intense, le quali sono ipotizzate sempre più frequenti a causa dei cambiamenti climatici in atto. RotH2O si inserisce principalmente come elemento di mitigazione degli allagamenti urbani; si propone come misura finalizzata al drenaggio stradale destinata a contingentare gli effetti degli allagamenti, come strumento di supporto alle strategie  di mitigazione e adattamento delle città, per far fronte alle conseguenze de cambiamento climatico e l’impermeabilizzazione del suolo. L’obiettivo è mitigare le inevitabili conseguenze del cambiamento climatico, e rendere le città, a partire da Roma (città di nascita e residenza di tutte e cinque le partecipanti all’iniziativa), resilienti a fronte di questi eventi critici ormai ricorrenti.

I destinatari attivi del progetto sono gli attori coinvolti in un ruolo decisionale nel processo di gestione urbanistica e ambientale. I soggetti di riferimento possono essere, tra gli altri, enti istituzionali, enti locali, ed altri enti pubblici.I destinatari passivi sono i cittadini, che ne traggono svariati benefici come quelli già enunciati oltre che la mitigazione dei danni apportati alla viabilità, al patrimonio pubblico e privato, alle attività produttive ed in fine garantisce la loro incolumità.

I risultati attesi dall’installazione di RotH2O interessano diversi fronti. La sostituzione delle intersezioni semaforizzate con rotatorie apporta vantaggi in sé, quali il contenimento dell’inquinamento atmosferico grazie a un traffico più fluido, la riduzione di incidenti gravi e il risparmio energetico dovuto all’assenza di semafori.

Nel caso di RotH2O, a questi benefici se ne sommano altri più innovativi. La raccolta dell’acqua attraverso la vasca sotterranea evita il sovraccarico delle reti fognarie causato dalle precipitazioni intense ed inoltre aumenta l’efficienza dei depuratori.

Un ulteriore vantaggio è quello di avere una grande superficie di raccolta dell’acqua piovana e ciò riduce gli allagamenti dovuti all’ostruzione a causa di foglie e altri materiali. La riduzione degli allagamenti garantisce una riduzione dei danni alle strutture stradali e ai beni pubblici e privati, posti nelle loro prossimità, ed ha come ulteriore vantaggio quello di migliorare la viabilità e di riduzione i ritardi causati da traffico e deviazioni, nei giorni di precipitazione.

L’acqua raccolta nella vasca sotterranea costituisce una riserva ideale per usi di acqua non potabile. A seconda delle necessità dell’area in cui è collocata la rotatoria, l’acqua può essere utilizzata per irrigare aree verdi,  per pulire le strade e per alimentazione delle reti antincendio. Dove possibile, può inoltre contribuire alla ricarica delle falde acquifere. Il riutilizzo dell’acqua meteorica riduce la domanda idrica totale, portando a un uso più sostenibile della risorsa idrica e a un risparmio in termini economici.

 

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