Contributo di Ingegneria “Tor Vergata” alla sostenibilità dell’architettura software vince il Best Paper Award di ECSA 2020

di Sabina Simeone

Ha ricevuto il “Best Paper Award” alla conferenza scientifica internazionale ECSA 2020 l’articolo scientifico dal titolo “Decentralized Architecture for Energy-aware Service Assembly” scritto dal prof. Vincenzo Grassi ordinario del DICII- Dipartimento di Ingegneria Civile e Ingegneria Informatica e docente di Fondamenti di Informatica nel corso di laurea in Ingegneria Informatica, con la collaborazione dei colleghi Mauro Caporuscio (Linnaeus University), Mirko D’Angelo (Linnaeus University) e Raffaela Mirandola (Politecnico di Milano).

Il lavoro presenta una metodologia per realizzare applicazioni software in grado di ridurre i consumi energetici legati alla loro esecuzione: come è noto, i consumi di energia causati dall’esecuzione di applicazioni informatiche stanno assumendo un peso sempre più rilevante nel bilancio energetico globale.

Abbiamo chiesto al prof. Grassi di commentare questo premio e il lavoro che ha portato alla pubblicazione.

D.: Applicazioni informatiche: la prima cosa che viene in mente sono le app che tutti scarichiamo sul cell, ma non sono solo queste…

R.: È difficile trovare oggi una qualche attività umana che non faccia uso di servizi e funzioni realizzate tramite strumenti informatici. Quando parlo di applicazioni informatiche intendo in generale tutto questo insieme di servizi. Includono certamente anche le app che usiamo sui nostri smartphone, ma spesso anche queste sono solo la parte terminale di funzioni realizzate da sistemi molto più complessi e distribuiti. Si pensi ad esempio al navigatore che usiamo per orientarci…

 

Consumi di energia per applicazioni informatiche/bilancio energetico globale: qual è il rapporto? di che grandezze si parla?

Qualunque applicazione informatica ha, alla fine, bisogno di energia (elettrica) per poter essere eseguita. Proprio per la pervasività di queste applicazioni, di cui parlavo sopra, i consumi diretti di energia causati dalla loro esecuzione rappresentano ormai una quota significativa dei consumi energetici globali. Si stima che attualmente questa quota sia tra il 3% e il 4% dei consumi globali, e che possa arrivare fino al 15% nei prossimi venti anni. In termini assoluti – confronta in proposito ScienceDirect -parliamo per il 2020 di circa 2000 Mt-CO2-eq (mega-tonnellate di CO2 equivalente). Contribuire a ridurre questi consumi può quindi avere un impatto importante nel raggiungimento degli obiettivi di risparmio energetico e sostenibilità.

 

Parlando del vostro lavoro che è stato premiato: di che si tratta? qual è il vostro contributo, la vostra metodologia?

Nel nostro lavoro ci siamo concentrati sulla definizione dell’architettura software di una particolare categoria di applicazioni, quelle che si collocano in ambiti come la cosiddetta Internet of Things (IoT) o gli Smart Environments, e che sfruttano l’esistenza di infrastrutture pervasive di comunicazione e calcolo, come quelle 5G. Sono applicazioni tipicamente costituite tramite l’assemblaggio di molteplici componenti: sensori in grado di catturare vari tipi di parametri ambientali, moduli di raccolta e analisi di queste informazioni, moduli di pianificazione e decisione, e così via. Nel nostro lavoro definiamo una metodologia per assemblare automaticamente questo tipo di applicazioni, facendo uso dei componenti che risultano essere disponibili in un certo ambiente; il nostro procedimento di assemblaggio riesce, tra varie possibili alternative esistenti, a selezionare quella che consente di ottimizzare i consumi energetici. Inoltre, tramite esperimenti, per ora solo di tipo simulativo, abbiamo verificato che questo risparmio energetico non sembra comportare penalizzazioni eccessive di altri parametri di qualità, per esempio la tempestività nel completare le funzioni richieste. Ma questo è un aspetto che stiamo ancora approfondendo nella prosecuzione della nostra ricerca.

 

ECSA 2020: che cos’è?

ECSA 2020 sta per “European Conference on Software Architecture” (ECSA), la cui 14ma edizione si è tenuta a L’Aquila, dal 14 al 18 settembre 2020. Si tratta di una delle principali conferenze europee sull’architettura del software, il cui scopo è fornire a ricercatori, professionisti ed educatori un contesto dove presentare e discutere i risultati e le esperienze più recenti, innovative e significative nel campo della ricerca e della pratica dell’architettura del software.

Il concetto di “architettura” nell’ingegneria del software ha una valenza analoga a quella che ha per esempio nell’ingegneria civile. Quando diciamo che un edificio è stato realizzato in accordo a un certo stile architetturale, vuol dire che riconosciamo la presenza di regole generali che sono state seguite per determinare i suoi volumi, l’organizzazione dei suoi spazi interni, la sua collocazione nello spazio esterno, e così via. È il disegno a grandi linee dell’edificio. Analogamente, nell’ingegneria del software, l’architettura software si occupa della definizione di regole e linee guida da seguire per determinare ad esempio come le funzionalità offerte vengono distribuite tra vari componenti, come questi interagiscono tra loro. Anche in questo caso, l’attenzione è sul disegno complessivo, più che su singoli dettagli realizzativi.

 

Gli autori del paper sono tutti italiani, ma alcuni in università straniere…

Dei quattro autori, due lavorano in Università italiane (a parte me, Raffaela Mirandola è prof. associato al Politecnico di Milano), gli altri due, Mauro Caporuscio e Mirko D’Angelo, in Svezia, presso la Linnaeus University. Come tanti altri validissimi ricercatori italiani, non hanno trovato in Italia lo spazio che meritavano. Per il nostro paese, è sicuramente una perdita, anche pensando all’investimento che è stato fatto nella loro formazione (che è evidentemente apprezzata all’estero). A voler pensare anche in positivo, rappresentano comunque un ponte verso altre culture accademiche. C’è da dire che c’è molto di Tor Vergata in questo gruppo di cui ho il piacere di fare parte: Raffaela Mirandola, prima di trasferirsi a Milano è stata per vari anni ricercatrice a Tor Vergata nel mio stesso dipartimento, e Mirko D’Angelo è un nostro laureato magistrale in Ingegneria Informatica.

5/10 – VI Relazione Semestrale sulle attività e risultati raggiunti dalla missione commissariale sulla bonifica dei siti di discarica abusivi presenti sul territorio nazionale ed in infrazione europea

Il 5 ottobre alle ore 12:00 nell’Aula Convegni della Macroarea di Ingegneria si tiene la presentazione della VI Relazione Semestrale sulle attività e risultati raggiunti dalla missione commissariale sulla bonifica dei siti di discarica abusivi presenti sul territorio nazionale ed in infrazione europea.

Saranno presenti il Magnifico Rettore Prof. Orazio Schillaci, il Sottosegretario di Stato del Ministero dell’Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare On.le Roberto Morassut, il Commissario straordinario per le bonifiche delle discariche abusive Generale dei Carabinieri Giuseppe Vadalà, il Capo Divisione Coordinamento, logistica e comunicazione dell’Ufficio del Commissario del Governo Maggiore Alessio Tommaso Fusco e il moderatore Prof. Renato Baciocchi, Ordinario di Ingegneria sanitaria- ambientale (è possibile consultare il programma della giornata).

L’evento è anche l’occasione per presentare la convenzione quadro siglata tra la Struttura Commissariale e l’Università per il supporto alle attività di bonifica e lo sviluppo di sinergie nel campo della formazione ambientale.

La partecipazione in presenza è strettamente limitata ai posti disponibili e dovrà essere richiesta all’indirizzo mail baciocchi@ing.uniroma2.it: gli eventuali autorizzati riceveranno risposta per email.

È possibile seguire i lavori del convegno in diretta ai seguenti link:

https://www.youtube.com/c/UniversitàdegliStudidiRomaTorVergata

https://www.facebook.com/unitorvergata/

IG4U – Challenge: entro il 31/10 le iscrizioni al Business Game per ingegneri gestionali

da gestionale.uniroma2.it

 

Il corso di studi in Ingegneria gestionale partecipa anche quest’anno all’iniziativa IG4U – Challenge, la competizione annuale di Business Game a cui partecipano studenti magistrali e neolaureati in Ingegneria Gestionale delle principali Università del centro sud, tra cui: Politecnico di Bari, Università della Calabria, Università di Catania, Università di Napoli “Federico II”, Università di Napoli “Parthenope”, Università di Palermo, Università di Roma “Tor Vergata”, Università del Salento, Università di Salerno.

L’edizione di quest’anno (IG4U 2020) si tiene in modalità online nel mese di novembre.

Ciascun ateneo partecipa con una squadra composta da 5 studenti. Per poter partecipare alla selezione dei 5 componenti della squadra dell’Università degli studi di Roma “Tor Vergata” occorre:

– essere iscritti (per l’a.a. 2019/20) al 2° anno della laurea magistrale in Ingegneria Gestionale (in corso o f.c.) o essersi laureati nel periodo maggio – ottobre 2020;
– aver acquisito almeno 54 CFU.

Per partecipare a IG4U Challenge è necessario iscriversi a IGRanking (nel periodo 21 settembre – 31 ottobre) e svolgere il test a tempo di 24 domande a risposta multipla estratte in maniera random sulle tematiche di Tecnologia e Innovazione, Project management, Problem Solving e Business Plan. La scadenza di IGRanking è fissata per il 31 Ottobre 2020. I migliori 5 classificati a IGRanking del nostro CdS saranno selezionati per comporre la squadra dell’Università di Roma “Tor Vergata” che parteciperà alla competizione finale in programma il 20 novembre in modalità online.

La partecipazione è ovviamente gratuita. I laureandi del nostro CdS che parteciperanno alla competizione finale potranno richiederne il riconoscimento dei crediti utili per le attività formative.

Qui trovate la Presentazione dell’evento.

Maggiori dettagli sono disponibili al seguente sito: http://www.ig4u.it/.

Per ulteriori informazioni rivolversi al Prof. Stefano Giordani.

Training “Seeds For The Future” by Huawei

Entro il 5 ottobre si può aderire, compilando il modulo di iscrizione on line, a Seeds For The Future, il programma di training di Huawei dedicato a studenti brillanti con un percorso focalizzato su tecnologia e innovazione. Tra gli argomenti trattati, 5G, AI and Machine Learning, Cloud Computing, IoT e tanti altri.

Il bando di concorso per la partecipazione al progetto Seeds for the Future 2020 è rivolto agli studenti che rispondono ai seguenti requisiti:

  • Cittadinanza italiana o di uno degli Stati membri dell’Unione Europea;
  • Appartenenza a una facoltà italiana di Ingegneria delle Telecomunicazioni, Ingegneria Informatica, Ingegneria Elettronica o Ingegneria Matematica;
  • Iscrizione al 3° anno di laurea triennale o a laurea specialistica;
  • Media degli esami universitari non inferiore al 26;
  • Ottima conoscenza certificata della lingua inglese, livello minimo B2;
  • Età non superiore ai 25 anni

La selezione dei candidati verrà effettuata da Huawei che provvederà a identificare i 50 studenti che prenderanno parte al training da remoto e i 10 che parteciperanno anche al training in presenza presso le sedi di Milano.

Gli studenti che intendono candidarsi dovranno presentare insieme alla domanda di candidatura acclusa al presente bando, una lettera motivazionale, almeno una lettera di supporto di un accademico o di una persona rilevante nel settore pubblico e/o imprenditoriale, un attestato che certifichi il possesso di un livello di conoscenza della lingua inglese pari o superiore al B2, autocertificazione della media dei voti universitari.

 

26-27/09 – Visitabile la mostra “Ingegneria del Tevere a Roma” nel complesso di Sant’Ivo alla Sapienza

Ingegneria del Tevere a Roma.

Un racconto dai documenti dell’Ufficio Speciale del Genio Civile per il Tevere e l’Agro Romano   Per le Giornate Europee del Patrimonio 2020 l’Archivio di Stato di Roma allestisce, in collaborazione con l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, la mostra Ingegneria del Tevere a Roma. Un racconto dai documenti dell’Ufficio Speciale del Genio Civile per il Tevere e l’Agro Romano. La mostra è organizzata nell’ambito di una convenzione di ricerca con il Dipartimento di Ingegneria Civile e Ingegneria Informatica (DICII), per la valorizzazione storico-tecnica del Fondo Genio Civile di Roma.

L’esposizione è finanziata da un Grant dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, bando Beyond Borders 2019, progetto EpoCA (responsabile Zila Rinaldi). Per l’occasione, visto il tema delle Giornate del Patrimonio 2020 – Heritage and Education –, la preparazione della mostra è stata concepita come un laboratorio didattico, coinvolgendo gli studenti dei corsi di laurea afferenti al DICII.

L’esposizione presenta i risultati di una prima ricognizione sull’archivio dell’Ufficio Speciale del Genio Civile per il Tevere e l’Agro Romano, conservato presso la sede decentrata dell’Istituto, in via di Galla Placidia, con l’obiettivo di riscoprire la preziosa collezione documentale, nell’ambito della conoscenza e della valorizzazione delle opere d’ingegneria del Tevere – argini e ponti – nella storia della città di Roma. In un momento in cui la fragilità del territorio è di drammatica attualità, la mostra intende sottolineare anche l’importanza operativa della documentazione dell’Archivio per i progetti di tutela e di manutenzione di queste infrastrutture, attualmente in uso, e per le analisi della sicurezza delle aree limitrofe al fiume. È disponibile alla consultazione la presentazione della mostra.

L’evento, primo di una serie di contributi dedicati al tema, è diviso in due sezioni: le opere di difesa e le opere attraversamento del fiume. Nelle sezioni della mostra sono presentati due approfondimenti, volti a illustrare la ricchezza documentale dell’Archivio: il primo è dedicato al progetto dei muraglioni per l’inalveazione del Tevere, realizzati a valle della piena del fiume nel 1870 nei primi decenni di Roma capitale; il secondo, alla lunga costruzione del ponte alla Magliana (1938-50) tra fascismo, guerra e ricostruzione. L’esposizione sarà visitabile in sede nei pomeriggi di sabato 26 e domenica 27 settembre presso il Complesso di Sant’Ivo alla Sapienza, dalle ore 15 alle 19. Ingresso gratuito.

Gruppo di lavoro Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” – DICII

Stefania Mornati
Ilaria Giannetti
Francesca Casini (per la sezione 1. Opere di difesa)

collaboratori
Fiammetta Di Stefano studentessa del CdS Ingegneria e Tecniche del Costruire

 

Gruppo di lavoro Archivio di Stato di Roma

Elisabetta Reale
Vincenzo De Meo
Giovanna Mentonelli
Letizia Leli

collaboratori
Marcello Carbone

Link al sito dell’evento sul sito del MiBACT

Link al sito dell’evento sul sito dell’Archivio di Stato di Roma