WAKEMAKE, il #SalottodegliIngegneri finalista al SAIE 2015 di Bologna

di Sabina Simeone @sabinasimeone

WAKEMAKE finalistiI ragazzi del progetto WAKEMAKE, autori la scorsa primavera di un workshop omonimo, appuntamento di progettazione e realizzazione di arredi esterni per gli spazi verdi della Macroarea di Ingegneria, hanno partecipato al concorso RI.U.SO 04 edizione, nella sezione dedicata alle università, organizzato al SAIE di Bologna, arrivando fino alle selezioni finali.
Su oltre 1000 progetti che gli organizzatori affermano di aver ricevuto, il team di WAKEMAKE si è utilmente piazzato tra gli ultimi 12 finalisti.
Pur non avendo vinto il concorso, il progetto WAKEMAKE si riafferma rivoluzionario: nato grazie a Sonia Luisi, Filippo Lorenzi, Iacopo Carinici e Federico Giunta, studenti di Ingegneria edile-architettura, che lo hanno ideato e dettagliatamente creato – grazie anche al contributo dell’ateneo per le iniziative culturali studentesche – oltre ad aver arredato una parte del verde della Macroarea, l’idea si è fatta valere in una competizione nazionale.

La giuria è arrivata a 12 +12 finalisti (nelle sezioni A e B, ovvero “Architetti e Ingegneri” e “Università, Enti, Fondazioni e Associazioni”, in cui quest’ultima non necessita dell’iscrizione a un Ordine professionale ed è quindi perfetta per gli studenti universitari) e WAKEMAKE si è piazzata bene tra i 12 finalisti della sua categoria. Ecco i progetti finalisti!

Il concorso è stato promosso da CNAPPC, insieme a SAIE Smart House, e in collaborazione con L’Architetto, Point Zero, Divisare – by Europaconcorsi, Aster, Edilio. Secondo gli organizzatori, in questa quarta edizione sono oltre 1200 i progetti che complessivamente hanno partecipato ai bandi di selezione del Premio RI.U.SO “confermando una elevata qualità nel campo della rigenerazione urbana e della riqualificazione energetica, nelle tematiche legate alle nuove forme dell’abitare e in quelle più generali che riguardano il rapporto tra architettura e sviluppo sostenibile”. Il Premio rientra nelle iniziative del Consiglio Nazionale degli Architetti volte a sensibilizzare istituzioni e amministratori sulla necessità di avviare processi di rinnovamento e di messa in sicurezza dei manufatti urbani e quindi di procedere verso la definizione di un vero e proprio Piano Nazionale per la Rigenerazione Urbana Sostenibile.

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Linux Day 2015: a Ingegneria_TorVergata l’evento romano

z-wallpaper-penguin-linuxSabato 24 ottobre torna la principale manifestazione italiana dedicata a GNU/Linux, al software libero, alla cultura aperta ed alla condivisione: decine di eventi in tutta Italia, centinaia di volontari coinvolti e migliaia di visitatori per celebrare insieme la libertà digitale!

L’iniziativa si svolgerà nell’intera giornata di sabato 24 ottobre, nell’edificio Didattica della nostra Facoltà – principalmente aule A1, A2, Laboratorio di Informatica (piano terra) – a partire dalle ore 9.30.
Unico evento romano del Linux Day http://www.linuxday.it/, giornata nazionale dedicata al software libero ed ai sistemi operativi GNU/Linux, prevede una serie di iniziative di divulgazione come talk, laboratori, workshop, conferenze e banchetti. È comunque principalmente una giornata di incontro fra appassionati del tema per imparare, scambiarsi opinioni e rimanere informati sulle tematiche citate.

Nell’organizzazione dell’evento di quest’anno ci saranno anche i ragazzi di Roma 3 del gruppo LUGRoma3.

Il sito dell’evento è http://lug.uniroma2.it/ld15/, su cui è possibile essere aggiornati sull’offerta di iniziative ed è possibile registrarsi tramite form online.

Per il quarto anno consecutivo il Roma2LUG, con la collaborazione del LUGRoma3, si sta adoperando per rinnovare il consueto appuntamento con il Linux Day. Promosso a livello nazionale dall’Italian Linux Society, l’evento è al tempo stesso ritrovo abituale della comunità romana e luogo ideale per la divulgazione degli ideali alla base del Free Software e dell’Open Source.

Il tema scelto per quest’edizione è dedicato ai developers. Se sei tra coloro che partecipano quotidianamente in modo attivo alla vita di questa grande community o vuoi entrare a farne parte, il Linux Day è senza dubbio una tappa obbligata.

Sede dell’evento sarà ancora una volta la Macroarea di Ingegneria dell’Università Tor Vergata. Qui i tempi e i luoghi del LINUX DAY.

Tra le attività di quest’anno troverai un Workshop sui sistemi Embedded, la simulazione delle Olimpiadi dell’Informatica, l’Install Fest e molto altro!

Se parteciperai iscriviti all’evento! Dettagli sulle modalità di iscrizione a questo indirizzo. Magliette all’iscrizione!

 

EVENTI E LABORATORI

Alla giornata partecipano gli ‘allenatori’ di CoderDojo, con un dojo a base di Scratch che si terrà al laboratorio di informatica della facoltà di Ingegneria di Roma 2. L’orario del dojo è dalle 10 alle 13 e la partecipazione è aperta a tutti, dai 6 anni in su.

Ma fiore all’occhiello dell’evento è sicuramente il workshop di Linux Embedded organizzato Roma2LUG, con il supporto di esperti nel settore.

Da segnalare inoltre la simulazione delle Olimpiadi di Informatica, ospitata nel pomeriggio all’interno del laboratorio di Informatica.

 

WORKSHOP – Dalla facciata continua all’involucro: tecnologie e applicazioni del vetro.

MERCOLEDÌ 21 OTTOBRE 2015
Macroarea di Ingegneria
Edificio Didattica
Aula Archimede
ore 9:30 – 14:00

Il workshop (1CFU) ha l’obiettivo di fornire aggiornamenti sull’evoluzione del vetro attraverso la voce di esponenti del campo della ricerca, della produzione edilizia, della progettazione. I temi dell’incontro saranno: lo sviluppo del vetro e dei materiali traspsrenti innovativi, le applicazioni dei nuovi processi per la formazione delle lastre, la progettazione, la realizzazione e il montaggio di sistemi di facciata.

CORRIERE DELLE COMUNICAZIONI, 2/10/2015 – Venezia, pesci-robot per combattere l’acqua alta –

Si chiama Venus Swarm ed è la tecnologia sperimentata dall’Enea e dall’Università Tor Vergata di Roma. Sarà impiegata a difesa del Mose, ma potrà sventare anche minacce terroristiche
di Andrea Frollà

Venezia ha un nuovo alleato nella difesa dall’acqua alta. Si tratta di Venus Swarm, uno sciame di robot che simuleranno tra le acque della lagune il comportamento dei pesci. La tecnologia è stata messa a punto da Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) e dall’Università Tor Vergata di Roma e sarà impiegata per la sorveglianza del Mose, il sistema di difesa dell’acqua alta della città veneziana.

Venus Swarm, presentata oggi a Expo Venice, aiuterà anche il monitoraggio dell’infrastruttura verificando infiltrazioni d’acqua, ma anche possibili sabotaggi o minacce di attacchi terroristici. I droni che nuoteranno nelle acque di Venezia manterranno pochi metri di distanza l’uno dall’altro.

I nodi di rete, come vengono chiamati questi robot, utilizzeranno il suono e la luce per comunicare. Quando il sistema ottico avrà difficoltà per via dell’acqua poco pulita, verrà in soccorso il sistema acustico garantendo le prestazioni minime.

Quella di Venezia potrebbe essere solo la prima applicazione di questa tecnologia innovativa, che si presta ad essere utilizzata anche a ridosso di piattaforme petrolifere, porti e gasdotti. Ma anche per rilevazioni sulla qualità dei mari e dei fondali, così come per il rilevamento di reperti archeologici e il controllo dell’inquinamento.

“Questo è un progetto che ha preso spunto dalle forme di aggregazione animale e intelligenza di gruppo” –spiega Vincenzo Nanni, uno degli esperti del laboratori di robotica di Enea- “Con Venus Swarm abbiamo coronato anni di ricerca”.

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AGI, 2/10/2015 – Scienza: pesci-robot per difendere Venezia dall’acqua alta –

(AGI) – Roma, 2 ott. – Droni dall’organizzazione e le dinamiche simili ai pesci per difendere Venezia dall’acqua alta. Questa – spiega una nota dell’Enea – e’ la tecnologia presentata ieri a ExpoVenice durante il convegno “Le tecnologie di comunicazione a tutela delle acque marine ed interne: ricerca ed attualita’”, organizzato dalla Direzione Generale per i Servizi di Comunicazione Elettronica, Radiodiffusione e Postale del Ministero dello Sviluppo Economico in collaborazione con Linkem, che oltre all’Enea ha visto la partecipazione, tra gli altri, di Universita’ di Roma Tor Vergata, Ispra e Corpo delle Capitanerie di Porto. “Venus e’ l’elemento base di un sistema a sciame composto da piu’ veicoli cooperanti e coordinati ed e’ il risultato di anni di studi dei laboratori di Robotica”, sottolinea Vincenzo Nanni dell’Enea, “una linea di ricerca che prende spunto dall’imitazione delle forme di aggregazione animale e dell’intelligenza di gruppo”. Questo tipo di formazione robotica a “sciame denso” utilizza decine di droni a distanza di pochi metri tra loro, a differenza delle attuali applicazioni in cui ogni dispositivo naviga a centinaia di metri l’uno dall’altro. I singoli robot, detti anche nodi di rete, costituiscono un sistema wireless sottomarino che utilizza suono e luce per comunicare: il sistema ottico permette di trasmettere rapidamente una grande quantita’ di informazioni, ma solo in acque molto pulite e a brevi distanze mentre il sistema acustico, anch’esso riprogettato specificamente per questa speciale configurazione, ha minori prestazioni, ma e’ utilizzabile in acque ‘sporche’ e a brevi distanze. Per il futuro, la collaborazione Enea-Tor Vergata punta alla realizzazione di una vera e propria autostrada digitale sottomarina con l’implementazione di un sistema di comunicazione ibrido: su Venus Swarm verra’ installato un modem innovativo e multicanale ottico-acustico, che sfrutta la stretta sinergia tra i canali utilizzati e la ridotta distanza.Grazie all’impiego della tecnologia ibrida il “dialogo” tra robot e lo scambio di informazioni verso la superficie, raggiungeranno valori di megabit al secondo con straordinari miglioramenti rispetto alle attuali possibilita’.
L’impiego dei pesci robot nel controllo e nell’ispezione dei fondali di zone costiere e di acque oceaniche offre grandissimi vantaggi rispetto all’utilizzo di sistemi robotici singoli e sofisticati, ma molto costosi. Per gli sciami si prefigura uno scenario di lavoro intenso. Si parte con la sorveglianza delle strutture in mare come piattaforme petrolifere, gasdotti e porti che potrebbero essere bersaglio di sabotaggi e attacchi terroristici. L’accesso ai porti attualmente viene controllato solo dalla superficie. La nuova formazione robotica dell’Enea invece e’ in grado di individuare l’eventuale attacco dai fondali. Anche i soccorsi potrebbero contare sulla squadra di robot pinnati per la gestione dei flussi migratori in mare. Ma non solo. Gli esperti spiegano che la flotta di pesci ipertecnologici bio-inspired potrebbe essere utilizzata anche per la salvaguardia di fauna e flora sottomarine, per il controllo dell’inquinamento e per il rilevamento di reperti archeologici sui fondali. Enea e Universita’ Tor Vergata stanno inoltre lavorando ad una proposta di progetto europeo su vita marina e alimentazione umana che si basa sullo studio dell’interazione tra sistemi robotici e banchi di pesci per migliorare le condizioni di salute e di benessere generale degli allevamenti di itticoltura. (AGI) Rme/Pit .

 

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