Turnitin: una nuova arma contro il plagio!

La macroarea di Ingegneria, in una prima fase inziale, può usufruire del servizio antiplagio Turnitin per un’analisi preliminare degli elaborati delle tesi magistrali e dottorali.

Inviando copia della tesi  nella biblioteca di Ingegneria dell’Informazione, all’attenzione della dr. Daniela Picin, che è attualmente l’amministratore del servizio, il testo della tesi sarà inserito nel software antiplagio e sarà invitato un report contenente le indicazioni sulle percentuali di similitudine fra l’elaborato e le risorse disponibili in rete. Ecco i recapiti della dr Daniela Picin.

Ce ne sono moltissime di fonti organizzate in rete: almeno 50 milioni tra articoli e proceedings, 110 milioni di contenuti e titoli e non solo. Su iThenticate Database è possibile farsi un’idea della mole di testi su cui Turnitin può lavorare.

 

Ma quando parlare di similitudine o di plagio?

Partendo dal dato che una similitudine tra due testi superiore del 30% non necessariamente è classificabile come plagio, Turnitin è uno strumento utile per la rilevazione delle similitudini fra gli elaborati e le risorse disponibili in rete.
Non entra nel merito di qualità e originalità. Esegue la comparazione di testi con risorse disponibili e la rilevazione oggettiva delle similitudini. Riconosce le traduzioni (inglese). Riconosce e può escludere testo citato.
Turnitin è uno strumento ideato per velocizzare il confronto tra testi, pur restando il giudizio nelle mani del docente. È strumento di decision making, poiché il report fornisce le prove e consente di valutare e decidere rispetto all’ammissibilità. È anche uno strumento didattico poiché gli studenti si rendono conto della facilità di riconoscere le copiature, ma anche grazie a suggerimenti e correzioni imparano a citare correttamente.
Ecco alcuni esempi di plagio. Usare fonti di informazione senza un preciso ed esplicito riconoscimento. Riportare, riassumere o parafrasare testo, idee o concetti di altri senza citarne la fonte. Selezionare, tagliare e incollare del testo da fonti esterne (prese ad aesempio dalla rete) senza evidenziarlo nel testo e indicarne la provenienza. Utilizzare lo stesso lavoro per differenti compiti o esami, anche se per insegnamenti e professori differenti. Copiare sezioni intere del lavoro di altri, cambiando qualche parola o frase.
Le ragioni del copiare. Non si sa citare correttamente. Si è in ritardo con la consegna e la preparazione della ricerca (cattiva gestione del tempo). Si crede di ottenere un risultato migliore specie se sotto pressione. Non si sa o non si è capito in cosa consiste il plagio. Si ha scarsa fiducia nelle proprie capacità e possibilità. Si proviene da Paesi con differenti tradizioni accademiche. Oppure si cerca deliberatamente di imbrogliare e ottenere risultati senza fare il lavoro richiesto e necesario.
(Analisi a cura dell’università degli studi di Milano. Citati!)

TIROCINI: KPMG cerca ingegneri per Information Risk Management

KPMG è uno dei principali Network di servizi professionali, leader nella revisione e organizzazione contabile, nella consulenza manageriale e nei servizi fiscali, legali e amministrativi.
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Data di inizio: gennaio/aprile 2018

 

  • Contratto: stage
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11/02/2018 – NOVA-Il Sole24Ore: “Ecco Eiduco lezioni senza frontiere”

articolo di Riccardo Saporiti

A volerla pensare in termini analogici, ovvero più tradizionali, la si potrebbe definire come una sorta di dispensa digitale. In realtà Eiduco, piattaforma sviluppata dall’olandese Telpress International e utilizzata in alcuni corsi della scuola di Ingegneria dell’Università di Roma Tor Vergata, è molto di più.

Intanto perché la sua funzione inizia in aula. Mentre il professore, nello specifico Massimiliano Schiraldi, docente di Impianti industriali e Product management, spiega, l’applicazione non solo permette di trasmettere in streaming la lezione. Ma anche di sottotitolare le immagini, normalmente le slide che accompagnano la spiegazione, con le parole pronunciate dal docente. Utilizzando Google Translate, l’app è in grado anche di tradurre in simultanea la lezione in una lingua straniera. «Nella versione che stiamo sviluppando ora», spiega Schiraldi a Nòva, «ogni studente potrà scegliere in quale lingua tradurre la lezione». Un modo, per la tecnologia, di aggirare la recente sentenza del Consiglio di Stato sull’obbligo di insegnare in italiano.

Questioni giuridiche a parte, ogni studente ha a disposizione tre pulsanti sul proprio smartphone o sul proprio tablet. «C’è il tag, che permette loro di inserire degli appunti, la stella che sottolinea un passaggio importante ed il punto interrogativo». Che, ovviamente, va ad evidenziare un elemento non chiaro. Se più studenti scelgono quest’ultimo tasto in un breve lasso di tempo, sul computer del docente appare una notifica. «So, in tempo reale, se non mi sono spiegato bene, se qualcuno non ha capito». Anche se si tratta di studenti che non si trovano in aula e stanno seguendo la lezione da remoto. Grazie a Eiduco, insomma, il professore sa se è necessario chiarire ulteriormente un concetto.

Fin qui le attività in aula. «L’impatto più deflagrante», sottolinea Schiraldi, «lo si ha però nella fase successiva». La lezione viene infatti trascritta in un formato testuale ricercabile, così che «quando uno studente ricerca una parola, ottiene un elenco di tutte le volte in cui è stata pronunciata o è presente su una slide. Oppure qualcuno l’ha inserita in un appunto». Cliccando sul link scelto, si apre il video della lezione al minuto esatto in cui è avvenuto il passaggio in questione. «Si tratta di un’attività, lo vediamo dai dati di accesso, che gli studenti fanno tutti subito dopo la lezione, una sorta di ripasso immediato».

Come detto, a ideare Eiduco è stata Telpress International, società che si occupa di servizi per le agenzie di stampa. Ma che ha creato al proprio interno una divisione che sta lavorando all’app utilizzata dagli studenti di Tor Vergata con l’obiettivo di commercializzarla. L’ateneo romano è stato scelto per testarla in virtù del rapporto di amicizia che lega l’amministratore delegato dell’azienda olandese, l’italiano Vincenzo D’Innella Capano, a Schiraldi. Che, in cambio dell’utilizzo gratuito della piattaforma, è diventato insieme ai suoi studenti un vero e proprio beta tester: «sono loro i primi a suggerire delle modifiche, tanto che alcune patch portano il nome del ragazzo che l’ha proposta».

Bene, ma che impatto ha l’utilizzo di questa applicazione? «Dopo il primo utilizzo massiccio sui 200 studenti che frequentano i miei corsi abbiamo condotto una survey. I ragazzi si sono detti più che soddisfatti». E sul piano dei risultati? «Non ho una statistica. Posso dire, ma è una mia sensazione, che alle prove orali ho riscontrato un grado di preparazione maggiore». Tutto merito della “dispensa digitale”.

 

https://nova.ilsole24ore.com/esperienze/ecco-eiduco-lezioni-senza-frontiere/?refresh_ce=1

23-24/03- Dronitaly 2018 a Milano e c’è anche la Call4Papers sui droni

Dronitaly è l’evento nazionale sui sistemi a pilotaggio remoto per uso civile. Quest’anno si terrà il 23 e 24 marzo presso il Centro Congressi Palazzo delle Stelline di Milano. Si può partecipare come espositori, uditori ma anche come relatori.

Al centro dell’edizione 2018 sarà posto il tema dell’uso professionale dei droni.

> Vuoi promuovere un’esperienza di successo, un progetto in corso con spunti e idee innovative, un lavoro tecnico/scientifico originale, un’applicazione innovativa che preveda l’impiego di mezzi a pilotaggio remoto?

> Presenta il tuo contributo e partecipa come relatore a Dronitaly 2018.

I contributi dovranno vertere sullo sviluppo di droni e sulle relative applicazioni nei seguenti ambiti:

  • agricoltura
  • edilizia e infrastrutture
  • logistica
  • monitoraggio ambientale e del territorio
  • gestione delle emergenze
  • sicurezza

Un panel di esperti valuterà i contributi tenendo in considerazione sia le caratteristiche dell’intervento proposto, sia l’originalità dell’argomento trattato e, infine, l’apporto innovativo nell’uso delle tecnologie.

Anche i nostri studenti sono invitati a partecipare!

Trova QUI tutte le info

 

Il Call for Papers, lanciato da Mirumir srl, organizzatrice di Donitaly2018, con il supporto del Politecnico di Milano, del Politecnico di Torino e ASSORPAS, vuole chiamare a confronto le migliori idee e i progetti più innovativi pensati per l’utilizzo dei droni in ambito professionale. Obiettivo: presentare i migliori risultati all’interno del programma di conferenze previsto per la manifestazione del 23 e 24 marzo a Milano, presso Palazzo delle Stelline.

Gli autori interessati a presentare le proprie memorie avranno tempo fino al 01/03, termine ultimo di invio dei contributi, seguendo le istruzioni riportate nella sezione dedicata all’interno di dronitaly.it, il sito ufficiale della manifestazione.

Gli elaborati dovranno vertere sullo sviluppo dei droni e sulle relative applicazioni nei seguenti ambiti: agricoltura, edilizia e infrastrutture, logistica, monitoraggio ambientale e del territorio, gestione delle emergenze, sicurezza.

Un panel di esperti valuterà i contributi tenendo in considerazione le caratteristiche dell’intervento proposto, l’apporto innovativo nell’uso delle tecnologie e l’originalità dell’argomento trattato. Gli autori dei lavori selezionati saranno invitati come relatori a Dronitaly2018.

L’iniziativa del Call for Papers, prima assoluta del settore, vuole essere uno stimolo al confronto e all’approfondimento circa l’utilizzo dei droni all’interno dei diversi e numerosi ambiti professionali – afferma Daniela Pitton, di Mirumir srl – e saremo felici di poterne presentare i risultati in occasione della 4° edizione di Dronitaly

Il programma dei convegni, ufficializzato nelle prossime settimane, porrà al centro il tema dell’uso professionale dei droni che verrà affrontato anche attraverso l’intervento di noti esperti del settore e alla presentazione di case histories nazionali ed internazionali ad alto impatto innovativo

DRONITALY 2018 – La manifestazione – a cura di Mirumir srl – ospita la variegata filiera di professionisti del settore – oltre 2000 – chiamati per la quarta edizione a un confronto stimolato dal crescente impiego dei droni volanti, acquatici e terrestri in molteplici scenari e dal loro significativo contributo all’ottimizzazione di costi e tempo in capo agli operatori.
Un ventaglio di nuove proposte applicative e il loro sviluppo nel breve e lungo periodo, supportato da un quadro normativo che consenta la più rapida crescita del settore saranno i temi al centro dell’esposizione di marzo.
Logistica, ambiente, edilizia, agricoltura, filmmaking, energia, assicurazioni e gestione dell’emergenza sono alcune delle aree di sviluppo che aggiungono nuovi professionisti al ricco elenco di operatori specializzati nell’utilizzo dei droni in ambito lavorativo.
Associazioni di settore, Media, Istituzioni e Università (Politecnico di Milano e di Torino) avranno parte attiva nella scelta e promozione della discussione attorno al tema della versatilità d’uso dei droni in ambito professionale, attraverso convegni, workshop e seminari che arricchiranno il calendario della manifestazione.
Palazzo delle Stelline, nel cuore di Milano, a pochi metri da Santa Maria delle Grazie, la chiesa che ospita L’Ultima Cena di Leonardo, sarà la piazza in cui, dal 23 al 24 marzo 2018, ricerca e applicazioni, necessità e produttori potranno incontrarsi e avviare un dialogo costruttivo.
Con un evento esclusivo, ospite della prestigiosa location meneghina, Dronitaly2018 svelerà il futuro dei sistemi a pilotaggio remoto negli scenari professionali interessati dalle innovazioni più recenti.

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